AlpinismoAlta quota

Hong Sun-Taek verso il settimo tentativo alla Sud del Lhotse

Hong Sun-Taek è deciso a non arrendersi e anche quest’anno il veterano della parete sud del Lhotse è pronto a fare il suo tentativo. È il settimo nell’arco di due decenni: il primo nel 1999 e l’ultimo nella primavera del 2019.

“La Sud del Lhotse” è una parete leggendaria e da togliere il fiato con i suoi 3300 metri di roccia verticale che ha respinto i più grandi nomi dell’alpinismo tra cui Reinhold MessnerRiccardo Cassin e Jerzy Kukuczka, che lì perse la vita a causa della rottura della corda nel tentativo di aprire una nuova via. A dichiarare di averla scalata per primo fu nel 1990 Tomo Česen, ma la sua salita solitaria venne contestata da una spedizione sovietica che nel medesimo anno toccò la vetta della montagna, il dubbio della veridicità del successo dello sloveno fu poi rilanciato nella comunità alpinistica anche dallo stesso Messner.

Come spesso accade nella storia dell’alpinismo, il confine tra sogno della vita e ossessione è davvero labile. E così è certamente per Hong Sun-Taek. Per tre volte l’alpinista è riuscito a superare gli 8000 metri, arrivando alla quota massima di 8300 metri nel 2017. Nel 2019, costretto a ritritarsi a 8200 metri a causa del maltempo, scriveva al suo ritorno: “Piangevo e pregavo alla luce della luna che illuminava la parete sud del Lhotse di arrivare in cima. Ti prego, Dio, fai che il vento e la neve si fermino, solo per tre giorni! Purtroppo, le condizioni meteo sull’Himalaya erano rigide e i venti brutali soffiavano senza fermarsi anche quando le ombre si allungavano al tramonto. Lontano, sopra la cima dell’Ama Dablam, il bellissimo bagliore del tramonto, morbido come la seta, era sparso nel cielo, ma nel mentre i forti venti ci sferzavano facendomi capire che sono solo una debole e insignificante creatura a sangue caldo. E che dovevo tornare indietro, ancora una volta non era il momento”. Di quell’esperienza estrema Hong Sun-Taek aveva pubblicato qualche mese dopo anche un video.

Il suo ritorno è stato annunciato da Seven Summit Treks, che è l’agenzia a cui si è affidato. Nella foto, pubblicata da Pechhumbe Sherpa, una squadra completamente nepalese. Forse il compagno storico Jorge Egocheaga, che per gli ultimi due tentativi ha accompagnato Hong Sun-Taek, quest’anno ha rinunciato alla sfida.

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