Cronaca

Val di Mello: la Soprintendenza blocca i lavori

Fermati i lavori in Val di Mello, almeno temporaneamente. Dopo la realizzazione del muraglione roccioso nei pressi del laghetto di Qualido e le successive contestazioni che hanno portato all’attenzione della politica quanto stava accadendo la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggi ha deciso di sospendere i lavori “richiedendo i necessari approfondimenti agli enti coinvolti circa gli interventi eseguiti”.

L’obiettivo, come già ci aveva spiegato l’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori, è quello di valutare la coerenza di quanto realizzato con gli accordi presi due anni fa, dopo un lungo dibattito tra le parti (da un lato le guide alpine, i frequentatori della valle e le associazioni ambientaliste; dall’altra parte l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) e dopo diversi sopralluoghi che hanno portato alla modificazione del progetto originale: un percorso asfaltato accessibile alle normali carrozzine.

Il risultato delle consultazioni ha portato alla decisione d realizzare lavori meno impattanti sulla bellezza del paesaggio, migliorando la percorribilità dell’itinerario per le joelette (speciali carrozzine con cui potersi muovere anche lungo i sentieri di montagna) e creando una passerella con cui bypassare un delicato passaggio tra due massi. “Al posto della passerella è però stato realizzato un muraglione roccioso lungo 50 metri e alto un metro e mezzo” ricorda il Ragno di Lecco Luca Schiera.

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5 Commenti

  1. Gli approfondimenti dagli enti coinvolti verranno dati e i lavori ricominceranno nel giro di una settimana.
    Come diceva Davide Van de Sfros: ” Se po mia ferma il dado intant che l’è dre a gira’.”

  2. Nella prima foto si vede chiaramente la incapacità e ignoranza in materia di chi progetta e approva simili interventi

    1. Impressionante la foto…in quell’immagine c’è la rivoluzione avvenuta nella testa e nello sguardo dell’uomo sulla realtà negli ultimi due secoli in favore di manipolazione e dominio. La distruzione sistematica di quello che era il Belpaese passa da gente che ha esattamente questa visione nei punti apicali della politica a livello locale e nazionale.

  3. vederle mi mette tristezza e rabbia, le loro menti perverse si specchiano nell’immagine post, quella pre le disturbava nella sua armonia naturale, ma per fermarli ci vorrebbe lo sbarramento militare e non solo lì

  4. Non conosco né il progetto, né la val di mello, però nella prima foto allo stato pre-lavori si vedono segni di erosione nelle sponde (vicino al cespuglio e a destra in lontananza) e c’è anche un albero divelto, forse da una recente piena. Il torrente è in morbida ed è al limite del suo alveo. Quanfo l’erba sarà cresciuta secondo me non sarà così fuori contesto la difesa di sponda in massi.

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