Pareti

Sass dla Crusc, nuova solitaria invernale per Simon Gietl

Ancora Simon Gietl, sempre in solitaria, sempre sul Sass dla Crusc. Una settimana dopo aver realizzato la solitaria della variante Mariacher al Pilastro di Mezzo Simon si è cimentato con un’altra storica via su questa montagna dove sono state scritte importanti pagine alpinistiche: la via del Grande Muro sulla parete sud. Aperta nel 1969 da Reinhold Messner e Hans Frisch è presto diventata una classica per la qualità della roccia e per l’ambiente grandioso in cui si svolge.

Gietl ha attaccato la parete alle 8 del mattino riuscendo a compiere l’intera via in poco più di 4 ore. Alle 12.15 era infatti già in cima alla montagna, pronto a spiccare il volo. Si, perché questa volta Simon non si è limitato a effettuare una salita in solitaria, ma una volta completato il progetto è ridisceso a valle grazie al parapendio che gli ha permesso di essere già alla macchina verso le 14.

Come sempre Gietl si è mosso autoassicurandosi e, particolare non da poco, in condizioni invernali. Il primo tiro della via ha richiesto l’uso dei ramponi, dal secondo in poi ha potuto riporli nello zaino per indossare le scarpette.

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4 Commenti

      1. Alcune parti non riesco a spiegarle come dici tu: troppo lontano lateralmente e molto dall’alto. Penso alla presenza di un drone più o meno”agganciato” a sè.
        Interessante quello che permette la tecnologia attuale.

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