AlpinismoAlta quota

Il vento costringe Txikon a rinunciare alla vetta del Manaslu

Aggiornamento 19/02/21 – ore 18.00 (ITA)

Sono già rientrati da ore al campo base Alex Txikon, Iñaki Álvarez, Cheppal, Namja e Gelum. Purtroppo, il vento ha costretto il gruppo a scendere dopo aver raggiunto i 7050 metri di quota, tra C3 e C3: “Stavamo correndo un rischio alto di non tornare e abbiamo optato per la cosa più sensata da fare, tornare al campo base“, ha fatto sapere Txikon, soddisfatto del lavoro svolto in questi giorni sulla montagna.

La volontà però è quella di non desistere. “Abbiamo molte più possibilità ora rispetto a prima avendo dato una grande spinta nell’attrezzare la via” ha detto il basco, aggiungendo però che le condizioni in montagna sono difficili: bisogna lottare molto e di continuo attraverso la neve e c’è una zona che è a rischio valanghe”

Secondo le previsioni (che si stanno rivelando molto mutevoli), per i prossimi dieci giorni il meteo dovrebbe rimanere brutto, ma come sempre si valuterà giorno per giorno. “Il margine di permanenza al Manaslu si sta sempre più restringendo, ma proveremo fino all’ultimo giorno“, ha detto Alex.


Aggiornamento 18/02/21 – ore 18.00 (ITA)

Giornata dura, ma positiva quella di Alex Txikon e compagni al Manaslu. Il basco è decisamente motivato a raggiungere la vetta ed è pronto a fare tutto quanto gli è possibile per riuscirci.

Oggi la giornata si è conclusa a 6600 metri, dove era già stato posizionato campo 3 basso: “Abbiamo fatto in un giorno il lavoro che solitamente viene fatto in tre. Stiamo andando bene e siamo molto contenti del lavoro svolto” ha commentato l’alpinista, che ha spiegato anche quali sono i programmi che si sono adattati alla breve finestra meteo.

Domani si proverà a raggiungere C4 (solitamente 7450m) già nel pomeriggio, poi se il meteo e la stanchezza lo consentiranno il gruppo partirà nella notte per la vetta. Abbiamo ancora più di 1.600 metri di dislivello, ma le condizioni della montagna non sono male fa sapere un Alex ottimista. Oggi secondo le previsioni sarebbero dovuti cadere 20 centimetri di neve fresca, ma non ha nevicato, “in effetti, ora il cielo è abbastanza sereno“, ma a preoccupare è soprattutto il vento. “Vedremo cosa possiamo fare, la situazione dovrà essere valutata minuto per minuto” ha fatto sapere Eneko Garamendi dal campo base, dove è attualmente anche Simone Moro.


Aggiornamento 18/02/21 – ore 11.20 (ITA)

Chiuso il primo tentativo e trascorso al campo base qualche giorno di riposo obbligato dal maltempo, ieri gli alpinisti sono tornati sulla montagna con l’obiettivo la vetta del Manaslu.

Non ci sarà però Simone Moro, l’alpinista bergamasco, arrivato ieri a C1 ha preferito scendere non reputando prudente continuare a salire dato il meteo. “Sono partito alle 7:40 insieme Gelung Sherpa e fatto sempre traccia – scrive -. Tanta neve ma ho preferito fargli risparmiare energia visto che io stavo bene e lui domani dovrà arrivare a C2 e poi a C3 per provare a salire ancora o al limite per recuperare il materiale. La neve caduta è più abbondante in quota che non al CB. Una volta arrivato a C1 e che aveva già iniziato a nevicare ho telefonato a Karl Gabl che mi ha comunicato che la finestra di bel tempo si è ridotta di 24 ore (dunque solo 18 con neve e 19 solo con qualche nuvola) e poi sarebbero arrivati venti forti”.

Una volta arrivati anche i compagni, Moro ha raccolto le proprie cose, impacchettato i due borsoni contenenti le attrezzature, indumenti e rifiuti ed è sceso. “Ho il limite di fidarmi ciecamente di Gabl che non sembra l’unico a predire l’arrivo di venti forti e nubi” fa sapere Simone. Alex, Iñaki e Chhhepal sono invece rimasti a C1 mentre Gelung e Ramja hanno piazzato un bivacco 250m sopra. All’appello manca Kalden Sherpa, che ha lasciato il campo base a causa di un malessere di stomaco.

Txikon oggi è riuscito ad arrivare a 6480m, dove solitamente è posizionato C2. L’assenza di vento, come riporta Moro, dovrebbe assistere gli alpinisti solo fino domani. Il gruppo potrebbe spingersi fino a C3, 6800m, o forse un po’ più in alto, dipende da quanta neve fresca c’è, che inciderà sulla velocità di progressione. Inoltre, la via è attrezzata solo fino a 7000m dal gruppo di Alex durante lo scorso tentativo di vetta e anche questo fattore inciderà sul ritmo di salita. Per stare sicuri, servirebbero altri due giorni: uno per salire da C3 (6800/7000m) a C4 (7500m) e un altro per arrivare in vetta (8163m) e poi scendere in sicurezza. Le premesse non sono dalla loro parte, ma la speranza del gruppo è che questa volta le previsioni meteo di Karl Gabl possano sbagliarsi.

Io rimango qua al campo base a disposizione per ogni necessità dei miei compagni” scrive Simone Moro dal campo base.

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16 Commenti

  1. Non ho Facebook, l’unico posto dove posso interagire scrivendo qualcosa, è qui. Seguo montagna tv (riesco a vedere solo gli ultimi due articoli pubblicati, per cui guardo diverse volte al giorno) e seguo anche il blog di Alessandro Filippini su alpinisti e montagne. Qualcuno può dirgli che è inaudito, per un giornalista di montagna, scambiare Phelipe per Alex ?!

  2. Ma solo io ho l’impressione che questa spedizione non la stanno facendo per nulla insieme Alex e Simone?

    Ok fare rotazioni ecc, ma mi pare strano

    1. Forse Moro è diventato troppo prudente con l’età, ma non capisco.
      Auguro a tutti che non sia successo nulla di irrecuperabile, ma Moro ogni tanto ne combina e Txikpn è basco,…..
      L’accoppiata bergamasco-basco può essere esplosiva ?!?!?! 🙂
      Auguro un bel successo.

  3. Anch’io ho questa impressione, non stanno facendo un lavoro di squadra – ognun per sè – Sicuramente ci saranno stati dei disguidi capirai 2 mesi sempre insieme vuoi che non ci sono dei litigi uno dice di fare cosi un altro dice di fare cola all ultimo boom scoppia la bomba. Sicuramente Alex sta prendendo dei rischi ma se non prendi dei rischi non puoi essere un alpinista ma solo un escursionista. A mio vedere Alex ha fatto bene a salire, stare fermi al campo base è da pazzi ti arrugginisci e poi ti blocchi. Certo Simone è allenato quindi quando vuole può fare anche una volata fino a C3 intanto ormai è tutto allestito … staremo a vedere …

  4. Ho letto che John ali e mohr sono stati dichiarati ufficialmente morti e rimaranno per sempre sul k2 sono stati effettuati tantissimi ricognizioni ma nulla di nulla a questo punto non so se c’erano crepacci in quei punti solo i nepalesi possono dirlo ma secondo me sono caduti in un crepaccio ed essendo legati tutti insieme andato giù uno con la stanchezza e la debolezza si è portato giù tutti gli altri solo una cosa del genere può essere successa peccato erano ottimi alpinisti poi ali era veramente una persona fantastica ciao

  5. Inutile negarlo, come per voi anche la mia impressione è che Moro e Txikon quantomeno vadano a corrente alterna a non voler pensar male. Relativamente al tentativo di vetta di questo weekend non sarebbe poi così strana la doppia strada, perché le condizioni meteo sembrerebbero molto borderline, e Moro soprattutto negli ultimi anni ha dimostrato di voler evitare qualsiasi rischio extra se possibile. Il problema però è che i due hanno talmente sempre giocato in squadre di fatto separate, che il dubbio che qualcosa non abbia funzionato mi sembra più che legittimo. Vedremo chi avrà avuto ragione, sicuramente chi mi pare abbia più da perdere sia Moro: relativamente a questa spedizione, perché se Txikon fa vetta la spedizione evidentemente si chiude mentre se non la fa lo sforzo prodotto potrebbe comunque segnare la condizione in vista di una nuova finestra di bel tempo a breve giro di posta; e relativamente alla propria carriera presente e futura di himalaysta invernale, visto che è proprio dalla prima invernale al Nanga di oramai 5 anni fa che non solo non fa vetta tra Nepal e Pakistan, ma addirittura nemmeno ci si avvicina. E aggiungo che via Urubko, via Lunger, se va via pure Txikon poi Moro avrà pure il problema di ricominciare daccapo con la ricerca di un valido compagno per le difficili invernali sugli 8000. Eh.. hai detto cotica..

    1. Certo che può andare in vetta, non è mica detto che non ci arrivino entrambi in tempi diversi.
      Solo che concordo con questo scritto sopra, obiettivamente anche se molti storceranno il naso, Moro ha raggiunto uno status dove non ha più nulla da dimostrare a nessuno, se non magari a se stesso. Ormai tutto quello che fa e farà è un plus, una cosa in più. Ed è anche stabile economicamente, con anni di esperienza che lo rendono un volpone, la fame non è quella del moro 20 enne.

      Io sincermanete non gli do torto, prima di prendere un rischio serio ci penserei 100 volte.
      Nomi illustri e all’apice della carriera purtroppo hanno perso la vita in questi ultimi anni, lui ci pensa ed è invevitabile che sia cosi.

      1. Marco, dici che può andarci dopo, ma con chi? Ha portato giù tutta la sua roba.
        E poi, mi sembra che nel mondo degli alpinisti professionisti veri le cose raramente funzionino come dici tu.
        Forse Moro ha proprio scelto di sfruttare il suo status fra la gente e smette….. anche altri come lui hanno smesso.
        Mi spiacerebbe, avrebbe ancora tanti anni per fare belle cose.

  6. Simone è furbo, veramente una volpe. Lui bello riposato al caldo i baschi stanchi strematyi 2 giorni a fare giu e su praticamnete alllo stremo. alla fine moro va in vetta e loro non ce la fanno piu

  7. Mi sa che il Dindo la piazza…..
    Tutto sommato al momento è nella condizione migliore… Il Basco sta allestendo e se la finestra di bel tempo lo consentisse, una volata a gambe riposate secondo me la mette in conto…

    Staremo a vedere!

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