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Scoperta discarica abusiva ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo

Denunciati due imprenditori edili

I Carabinieri Forestali di Auronzo di Cadore hanno scoperto nei giorni scorsi una discarica abusiva ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Tonnellate di materiali edili scaricati in maniera illecita in uno dei luoghi simbolo delle Dolomiti, a poca distanza dal suggestivo lago di Misurina.

Responsabili dell’illecito sarebbero due imprenditori edili. Il materiale di scarto deriverebbe da alcuni lavori di demolizione e ristrutturazione svolti nella zona.

Una scoperta che non risulta essere una sorpresa. Il sito era infatti sotto controllo dei forestali dall’autunno del 2019, quando sono giunte le prime segnalazioni di movimenti strani in zona. I primi sopralluoghi avevano però dato esito negativo. Nei mesi i Carabinieri hanno proseguito nel monitoraggio dell’area fino a quando, grazie alle fotocamere a infrarossi posizionate in zona, è stato notato un particolare andirivieni di camion. Movimenti sempre svolti col favore delle tenebre.

Si è così proceduto ad una delicata azione investigativa, in cui non sono mancati pedinamenti dei mezzi. I Carabinieri hanno così ricostruito il percorso compiuto dai camion carichi di materiale inerte, fino a risalire alla identità dei due imprenditori. L’accusa mossa nei loro confronti è di abbandono di rifiuti.

Le sanzioni previste dal Decreto legislativo 152 del 2006 in caso di abbandono di rifiuti (art.256 comma 1 e 2) sono sever. Arresto da tre mesi a un anno o ammenda fino a 26 mila euro. In caso però di collaborazione dei trasgressori e in mancanza di pericolo concreto all’ambiente vi è la possibilità di ottemperare alle prescrizioni impartite dall’organo accertatore, in questo caso i carabinieri forestali, e asseverate dall’Arpav.

I due imprenditori hanno scelto la via della collaborazione. In tal mondo dell’area è stata disposta la bonifica immediata.

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9 Commenti

  1. E queste sarebbero sanzioni severe?
    “Arresto da tre mesi a un anno (ma probabilmente neanche un giorno dentro) o ammenda fino a 26 mila euro”.
    Ergo: coi soldi si pensa di comprare tutto. Ma cosa sono 26 mila euro per una impresa di costruzioni?
    Bruscolini. Un deterrente ridicolo.
    Se, invece di una sanzione, la legge imponesse il blocco delle attività dell’azienda di costruzioni, con tutti gli annessi e connesssi, guarda ben che forse uno ci pensa meglio, prima di delinquere, inquinare, costruire abusivamente.

    1. Sarebbe potenzialmente un valido deterrente se si obbligasse ai malfattori a cooperare alla pulizia e alla rimozione dei rifiuti abbandonati oltre ovviamente a pene pecuniarie valide soprattutto per aver mancato di rispetto al popolo italiano a cui appartengono queste montagne

  2. ALLE CONDIZIONI IN CUI IL PIANETA È ATTUALMENTE, CERTE PORCATE DEVONO ESSERE SEVERAMENTE PUNITE, NON DOVREBBERO PASSARLA LISCIA, STIAMO UCCIDENDO LA NOSTRA MADRE TERRA, È SE L’UMANITÀ NON FARÀ UN PASSO INDIETRO TUTTI PAGHEREMO CARA LA NOSTRA STUPIDITÀ..

  3. Il Dio denaro salva tutto condivido ciò che hai scritto Fabio
    Punizioni più severe per questi signori se così si possono chiamare.
    Il nostro pianeta è diventata una discarica è ora di finirla.

  4. Forse dovremmo cominciare a pretendere di meno e a saper rinunciare ad Avere cose.
    Noi siamo i consumatori che riempiono di rifiuti il pianeta, non altri.

  5. La “collaborazione” significa che devono bonificare l’inquinamento causato. Altrimenti sarebbe un n costo per lo Stato e soprattutto sarebbero tempi e modalità burocratiche lunghissimi. È un pezzo positivo della legislazione ambientale più recente.

  6. Dimenticavo: non mi sembra che quei luoghi siano esempi di natura idilliaca, ma siano esempi di sfruttamento esasperato delle risorse naturali.
    Fra tutte le schifezze ci sta ovviamente anche questa.

  7. Ma… che genere di “agrosilvo” o autostrade ci sono nelle Dolomiti perché addirittura dei camion riescano a circolare con tranquillità?
    Prodotti infrastrutturali del turismo di massa? Perdonate l’ignoranza, ma almeno così posso evitare di capitarci.

  8. Nomi Cognomi e Società sui mezzi di informazione, così magari i successivi affari non andranno troppo bene per loro.

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