AlpinismoAlta quota

Snow Leopard invernale: è vetta sull’Ismail Samani

“Saluti dalla vetta del Picco del Comunismo!”. Questo il messaggio inviato dal Picco Ismail Samani (7.495 m) alle ore 13.50 locali del 31 gennaio dal team del progetto “Winter Snow Leopard”. Spedizione russo-kirghiso-georgiana impegnata nel completamento invernale dello Snow Leopard, la salita dei cinque settemila dell’Ex Unione Sovietica.

“In vetta Danichkin, Yerokhin, Usmanov, Filinov, Moroz e Cherkasov. A 7.000 metri, in attesa della discesa degli alpinisti dalla cima: Vorobiov, Seliverstov. Usatykh, Alipov e Krasovskii stanno scendendo al campo base”, si legge ancora nel messaggio.

Per affrontare la salita, il folto team, composto da 13 alpinisti, si è diviso in 3 gruppi, la cui composizione al 30 gennaio, risultava essere la seguente:

  • Mikhail Danichkin, Andrey Erokhin, Maxim Cherkasov, Arthur Usmanov;
  • Sergey Seliverstov, Pavel Vorobjev, Alexander Moroz, Viktor Filinov, Alexey Usatykh;
  • Andrey Alipov, Sergey Krasovsky, Vitaliy Akimov;

(Il tredicesimo membro, Stepan Maltsev, al campo base).

Giovedì 30 il gruppo capitanato da Danichkin, partito per un primo tentativo di attacco alla vetta, è stato costretto dal forte vento a rientrare ai campi alti. Il 31 gennaio si è rivelato il giorno vincente.

Snow leopard, una prima invernale

Il team di Seliverstov, partito un po’ in sordina, coperto dal clamore mediatico di ben più grandi spedizioni attive in questo momento sulle vette himalayane, potrebbe aver così portato a casa un record storico. L’Ismail Samani risulta infatti essere l’ultima vetta da toccare da parte dei membri fondatori del progetto –  che ricordiamo essere Seliverstov, Usatylh e Danichkin – per il primo completamento invernale dello Snow Leopard.  Restiamo in attesa di ulteriori dettagli.

Ad aggiungere valore all’impresa il fatto che si tratti della seconda salita invernale della storia dell’ex Picco del Comunismo. La prima risale al 1986, ad opera di un team di sette alpinisti guidati da Vladimir Balyberdin. Inoltre la salita è stata realizzata lungo una nuova via lungo la parete Nord Ovest, di cui si attendono dettagli. Una approssimazione, reperibile nella gallery, è stata fornita dall’alpinista Carlos Garranzo.

Un’avventura lunga 5 anni

Come ricordavamo in occasione del’annuncio della partenza del team a inizio mese, l’avventura del “Winter snow  leopard” è iniziata nel 2015, un po’ per gioco. Da una chiacchierata tra Sergey Seliverstov, Alexey Usatykh e Roman Abildaev, ai piedi del monte Borus, sulla possibilità di tentare una salita invernale del Peak Lenin.

Una idea diventata realtà l’anno seguente, nel gennaio 2016, seguita dalla salita del Khan Tengri (7.010 m, gennaio 2017), Peak Pobeda (7.439 m, febbraio 2017) e Korzhenevskaya (7.105 m, gennaio 2018), con un contemporaneo rimaneggiamento e aumento dei membri della squadra.

L’ex Picco del Comunismo era stato già tentato dal team Seliverstov – Dvornichenko – Abildaev – Usatykh nell’inverno del 2018. Il meteo avverso li aveva però costretti alla resa. Quest’anno potremmo finalmente veder comparire la parola FINE al termine di questa avventura nata tra amici.

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