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Canada. In arrivo nuove regole per la salita del Mount Logan

Parks Canada, l’ente che gestisce l’intero sistema dei Parchi naturali del Canada, ha annunciato l’introduzione di nuove regole per gli alpinisti che vogliano tentare la salita della vetta più alta del Canada, il Mount Logan (5.959  m).

Il Mount Logan, che con i suoi quasi 6.000 metri si erge nel territorio del Kluane National Park, non lontano dal confine tra Yukon-Alaska, è stato negli ultimi anni interessato da un numero crescente di interventi di soccorso. Operazioni estremamente costose e delicate.

Per ridurre rischi e costi, il Parco ha pertanto introdotto un divieto per le salite in solitaria del Logan (5.959 m) e una moratoria per le spedizioni invernali sulla medesima montagna e sulle altre vette del Parco, quali  i monti St. Elias (5.489 m), Lucania (5.226 m), King Peak (5.173 m), Steele (5.073 m), Wood (4.842 m) e Vancouver (4.812 m), per citarne alcuni.

Gli alpinisti devono inoltre obbligatoriamente possedere una assicurazione che copra i costi di ricerca e soccorso.

“Il nostro obiettivo è quello di migliorare la sicurezza, da un lato di coloro che visitano il Parco, dall’altra dei soccorrittori”, ha dichiarato Ed Jager, di Parks Canada.

8 missioni di soccorso in 7 anni

Secondo i dati forniti dal Parco, il Logan è stato oggetto di 8 missioni di soccorso negli ultimi 7 anni, con un costo che oscilla tra i 60.000 e i 100.000 dollari. Spese che sono state sostenute dai contribuenti canadesi. Uno dei futuri obiettivi del Parco sarà di cercare di ridurre il peso degli interventi sulle spalle dei contribuenti.

Finora Parks Canada ha infatti considerato le operazioni di soccorso come parte del servizio offerto ai visitatori. Una proposta non più sostenibile nel Kluane, dove gli incidenti sono in aumento anno dopo anno.

Problema fondamentale è che il Logan e le altre maggiori vette del Parco, un tempo mete remote e selettive, stanno diventando sempre più popolari. Ogni anno arrivano nel Parco almeno un centinaio di alpinisti pronti a cimentarsi in qualche spedizione. Un terzo di questi punta solitamente al Mount Logan.

Un caso emblematico è stato due anni fa quello di una donna, partita per una salita in solitaria della vetta più alta del Canada. Effettivamente l’alpinista aveva poi toccato la vetta diventando la prima cittadina del Quebec ad aver portato a termine una simile impresa, ma fu costretta a chiamare i soccorsi per scendere.

Work in progress

Meta sempre più popolare. Soccorsi sempre più frequenti e costosi. Necessità di regolamentare le salite e aumentare la sicurezza. Una situazione che ricorda per certi versi quella del Nepal, alle prese con una sempre crescente lista potenziale di nuove regole di ascesa dell’Everest. Lo stato dell’arte sia in Canada che in Nepal pare essere il medesimo: le nuove regole sono al momento un “work in progress”.

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Un commento

  1. Non per invidiare, ma qui in Italia basta volere.Per assicurazioni su imprese escursionistiche ed alpinistiche, sportive ingenere, anche Responsabilita’ civile , ampia scelta..basta informarsi.Ad esempio polizze iscrizione Club alpinistici, associazioni convenzionate , assicurazioni Private ,DolomitiEmergency ecc.

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