Cronaca

Domenica nera sulle Alpi. Tre le vittime di valanghe

Una domenica tragica quella appena trascorsa sull’arco alpino. Numerose le valanghe cadute da Est a Ovest. Tre le vittime accertate.

Valle d’Aosta. Guida alpina muore in Valtournenche

Nel pomeriggio di ieri è giunta la notizia della morte di Roberto Ferraris, guida alpina e brigadiere capo in servizio alla stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Breuil-Cervinia, travolto da una valanga in località Punta Fontana Fredda, sopra Cheneil di Valtournenche.

Ferraris era libero dal servizio, pertanto ha approfittato della giornata soleggiata per concedersi una uscita scialpinistica da solo, in una zona a lui ben nota. La valanga si è staccata durante la fase di discesa, nel primo pomeriggio di domenica.

L’ultima chiamata alla famiglia sarebbe stata effettuata poco prima dell’arrivo in vetta, a quota 2.523 m, da dove sarebbe sceso prontamente. Non vedendolo rientrare, la moglie ha contattato i colleghi. I tecnici del soccorso del Soccorso Alpino Valdostano e delle Fiamme Gialle sono accorsi sul luogo con un elicottero.

Il corpo è stato ritrovato in breve tempo sotto la massa nevosa, grazie all’Artva che Ferraris aveva con sé. Una volta estratto, il medico non ha potuto che constatarne il decesso. La salma è stata trasportata alla camera mortuaria del cimitero di Valtournenche.

Secondo una prima ricostruzione, è possibile che l’uomo sia passato in fase di discesa su una “placca a vento”, un accumulo di neve molto instabile. La valanga sarebbe partita alle sue spalle, a circa 2.200 m, travolgendolo.

Alto Adige. Una vittima sull’Alpe di Siusi

Sempre nella giornata di domenica una donna è morta a seguito di una valanga sull’Alpe di Siusi, in Alto Adige. La vittima, altoatesina di Brunico, sarebbe stata travolta attorno alle ore 13. L’incidente si è verificato nei pressi della stazione a monte dell’impianto Goldknopf-Bahn. Sul posto sono accorsi immediatamente gli uomini del Soccorso alpino, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e gli elicotteri Pelikan 1 e dell’Aiut Alpin Dolomites.

La donna era impegnata in una ciaspolata insieme a un’amica. Entrambe sono state travolte da una slavina di medie dimensioni. L’amica, riuscita ad emergere in autonomo dalla neve, ha iniziato a scavare a mani nude cercando di liberare la compagna. Purtroppo la donna, coperta da circa un metro di neve, è stata estratta già deceduta nonostante l’intervento repentino dei soccorsi, che hanno impiegato pochi minuti per liberarla dalla massa nevosa.

Valanga di Alagna. Morto uno scialpinista

Deceduto anche il giovane scialpinista recuperato in gravissime condizioni dal Soccorso Alpino, dopo essere stato travolto da una slavina nel pomeriggio di ieri nei pressi del Passo della Civera, intorno a 2800 metri di quota, nel comune di Alagna Valsesia.

L’uomo è stato investito dalla valanga ìnsieme ad altri 3 scialpinisti. Il gruppo era in fase di discesa durante una gita scialpinistica. È stato uno dei 4 a chiamare i soccorsi, scendendo verso valle per trovare un punto in cui fosse presente segnale telefonico. L’allarme è stato lanciato intono alle 12.40. Sul posto è stata subito inviata dalla centrale operativa una eliambulanza 118 con a bordo il tecnico di elisoccorso e l’unità cinofila del Soccorso Alpino.

Tre scialpinisti sono riusciti a liberarsi in autonomo dalla neve. Le ricerche del disperso sono state svolte in parallelo lungo le due lingue in cui si è divisa la valanga. Anche in questo caso il ritrovamento è stato reso possibile dal dispositivo Artva in dotazione della vittima. Il suo capo si trovava a 60 cm di profondità. Dopo una lunga operazione di estrazione, le condizioni del giovane sono apparse subito gravissime. L’uomo è deceduto subito dopo l’arrivo all’ospedale di Borgosesia.

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