Cronaca

Ghiacciaio Planpincieux. Riaperta la strada per la Val Ferret

A partire dalle ore 12 di oggi, mercoledì 13 novembre, la strada della Val Ferret è da considerarsi riaperta al traffico senza eccezioni.

Una decisione che giunge ad oltre un mese dall’ordinanza di chiusura disposta dal sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi a seguito dell’allarme del rischio crollo del ghiacciaio Planpincieux delle Grandes Jorasses. Era stata in tale circostanza imposta la chiusura della strada comunale della Val Ferret – tra le località Montitaz e Planpinceux – e della strada interpoderale per la località Rocheroft, con evacuazione di alcuni immobili.

La strada era stata riaperta anche ai turisti agli inizi di ottobre. Le recenti nevicate avevano portato il primo cittadino a disporre nuovamente una chiusura parziale dalla località di Planpincieux alla località di Lavachey.

La nuova ordinanza, emessa questa mattina a seguito del positivo bollettino regionale di allertamento per il rischio glaciologico del Planpincieux, riapre al traffico veicolare la Val Ferret e autorizza il rientro negli immobili temporaneamente evacuati in località Montitaz.

Il Sindaco ha tenuto a precisare ancora una volta che la situazione non può considerarsi stabile, dunque le disposizioni attuali potrebbero subire variazioni, di cui sarà prontamente informata la collettività.

“Eventuali cambiamenti relativi alla viabilità e alla circolazione sulla strada della Val Ferret, collegati al rischio glaciologico del ghiacciaio Planpincieux, saranno resi noti, con preavviso, entro le ore 16 del pomeriggio precedente all’attivazione delle eventuali nuove misure”.

Il ghiacciaio resterà monitorato

Nella giornata di ieri il Sindaco aveva già manifestato fiducia nella possibilità di ritiro dell’ordinanza di chiusura nell’ambito di un incontro con la popolazione.

“Visto il trend di stabilizzazione verso cui si sta avvicinando il movimento del ghiacciaio si presume e si auspica di rientrare nei prossimi giorni in uno scenario di normalità“. Grazie ai dati positivi emersi dal bollettino regionale si è riusciti a risolvere la questione in 24 ore.

Tuttavia il ghiacciaio continuerà ad essere monitorato. “Sarà il continuo monitoraggio a darci indicazioni in merito perché dipendiamo dalle condizioni meteo e dai parametri ben definiti del nuovo bollettino”.

Trattasi di sette parametri fissati da Regione Valle d’Aosta, Fondazione montagna sicura e un esperto del Politecnico di Zurigo, legati in particolare alla valutazione dello zero termico a 3.000 metri di quota, alla valutazione delle precipitazioni e alla differenza di velocità tra i settori del ghiacciaio.

Non verrà dunque abbassata la guardia in quanto, come sottolineato da Miserocchi, “l’obiettivo è l’incolumità pubblica che rimane la nostra priorità, così come la limitazione degli impatti di tale fenomeno sull’attività turistica, soprattutto alle porte della stagione invernale”.

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