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Monte Bianco, ghiacciaio Planpincieux delle Grandes Jorasses a rischio crollo

È a rischio crollo il ghiacciaio Planpincieux delle Grandes Jorasses, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco.

A dare l’allarme la Regione Valle d’Aosta e la Fondazione Montagna sicura, che hanno registrato dagli ultimi rilevamenti un’accelerazione del movimento di tutta la porzione inferiore del ghiacciaio, che ha raggiunto la velocità di 50-60 centimetri al giorno. La stima volumetrica effettuata dai tecnici di Montagna Sicura relativa alla porzione di ghiacciaio isolata dall’apertura di un crepaccio immediatamente a monte dell’area in movimento è di circa 250 mila metri cubi di ghiaccio.

Per questa ragione, il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha firmato un’ordinanza che dispone la chiusura dalle ore 19.30 di oggi della strada comunale della Val Ferret -tra le località Montitaz e Planpinceux -, della strada interpoderale per la località Rocheroft e l’evacuazione di alcuni immobili.

Tali fenomeni testimoniano ancora una volta come la montagna sia in una fase di forte cambiamento dovuto ai fattori climatici, pertanto è particolarmente vulnerabile. Nella fattispecie si tratta di un ghiacciaio temperato particolarmente sensibile alle elevate temperature” ha commentato il sindaco.

Il monitoraggio del ghiacciaio

Il ghiacciaio Planpincieux è oggetto di studi sperimentali fin dal 2013 da parte della Fondazione Montagna sicura in collaborazione con il Geohazard Monitoring Group del CNR-IRPI di Torino, centro di competenza nazionale, allo scopo di studiare i crolli di ghiaccio che avvengono con frequenza dalla fronte glaciale.

Tale monitoraggio fotografico non è però progettato per essere un sistema di allerta, bensì un sistema prototipale che ha come lo scopo lo studio continuo della dinamica glaciale e non permette l’attivazione di preallarmi o allarmi al superamento di soglie definite.

L’analisi dei dati di movimento correlati ad altre osservazioni della massa glaciale del Planpincieux hanno evidenziato un potenziale pericolo di crollo, senza tuttavia poterne prevedere da un punto di vista temporale l’esatto momento.

Il ghiacciaio Whymper

Sotto osservazione, si ricorda, è anche il ghiacciaio Whymper per il rischio del crollo del seracco terminale. Come in questo caso, un’ordinanza del Comune di Courmayeur aveva disposto la chiusura dei sentieri sottostanti e del rifugio Boccalatte-Piolti.

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