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Hanno valicato le Alpi e le Dolomiti gli Ibis della terza migrazione assistita

E’ arrivato in Italia, al Campo Volo di Santa Giustina, ieri pomeriggio lo stormo di Ibis e mamme adottive a bordo di due ultraleggeri, che fanno parte della terza migrazione guidata dall’uomo per la reintroduzione in natura dell’Ibis eremita.

Partiti il 19 agosto scorso da Bramberg am Wildkogel in Austria, uomini e uccelli hanno attraversato il Tirolo austriaco e valicato le Alpi e le Dolomiti, per raggiungere Belluno. Hanno sfiorato quota 3mila metri, in una tappa che li ha impegnati in 7 ore e 44 di volo. Lo annuncia Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del progetto cofinanziato dall’Ue “Reason for hope”, condotto dal gruppo di ricercatori austriaci del Waldrappteam.

In vista dell’inverno, Anne-Gabriela Schmalstieg e Corinna Estere, le due mamme adottive, stanno conducendo a bordo di due deltaplani a motore ventisei giovani Ibis verso l’Oasi di Orbetello, affinché questi possano memorizzare la rotta di migrazione e tornare autonomamente in Austria con le temperature miti della prossima primavera. L’obiettivo del progetto prevede 120 Ibis eremita in grado di migrare autonomamente entro il 2019. Fino ad allora avverrà una migrazione guidata dall’uomo ogni anno. L’intervento dell’uomo è reso necessario dal fatto che gli Ibis eremita non hanno più nessun esemplare adulto selvatico dal quale poter apprendere la rotta di migrazione.

In questa terza edizione del volo guidato sono previste due novità: “sperimenteremo un nuovo passaggio al valico delle Alpi” spiega Johannes Fritz, capo-progetto del Waldrappteam, precisando che “saliremo a 3mila metri di quota per sfruttare le correnti ascensionali favorevoli, è un’idea che ci ha dato un esemplare temerario dello scorso anno”. Inoltre, “dopo due voli lunghi – continua Fritz – abbiamo pianificato il prelievo di sangue di alcuni uccelli, al fine di ottenere una migliore comprensione della regolazione fisiologica e ormonale dei voli di migrazione. I dati sono raccolti in collaborazione con diverse università in Austria, Germania e Svizzera”.

Nonostante l’impegno per la reintroduzione in Europa dell’Ibis eremita, la più grande minaccia è il bracconaggio: tra il 2002 e il 2013 il Waldrappteam ha perso circa il 70% degli Ibis reintrodotti.

E’ possibile seguire in tempo reale il volo di uomini e Ibis al link http://www.livetrack24.com/track/740481

 

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