CuriositàStoria dell'alpinismo

L’ultimo “Marathon Monk”: 48 km per 1000 giorni per scoprire il significato della vita

monaco3KYOTO, Giappone — Alla ricerca della pace interiore attraverso le montagne: 48 chilometri al giorno per 7 anni (1000 giorni), un’impresa compiuta da soli 46 monaci negli ultimi 130 anni. L’ultimo “Marathon Monk” (e l’unico in vita) si chiama Ryojun Shionuma e vive a Kyoto.

Alla fine della sua sfida, come già avevano fatto tutti i monaci che lo hanno preceduto, Shionuma ha trascorso nove giorni senza mangiare, bere, dormire o sdraiarsi, recitando un mantra e conquistando così il titolo di “Saintly Master” (una sorta di santo vivente). L’idea è quella di portare il corpo in uno stato il più possibile vicino alla morte.

Nella sua impresa, il Marathon Monks ha percorso 48 chilometri al giorno per 1000 giorni sullo stesso sentiero di montagna, sul sacro monte Hiei. Ai piedi, solo dei sandali artigianali fatti di corda. La regola è chiara: se si inizia, non si può smettere. Se il monaco cede, deve togliersi la vita, con una spada corta.

monaco“Perchè?”, è la domanda che tutti gli rivolgono. “L’umanità si chiede perchè viviamo”, risponde il monaco. “Camminare per 1000 giorni è una sorta di meditazione in movimento. Ti dà modo di riflettere su questa domanda, sulla vita. È per questo che camminiamo lentamente, per avere il tempo di meditare sul perchè siamo vivi”.

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