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Ondata di maltempo: neve a 1000 m

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BERGAMO — Neve sulle montagne lombarde, neve in Val d’Aosta, neve su gran parte del territorio svizzero, dai passi alpini a Zurigo. L’inverno fa capolino sulle Alpi portando i primi fiocchi bianchi anche a basse quote. Ieri è nevicato in molte regioni intorno ai mille metri e ancora per oggi la situazione non dovrebbe cambiare. Da domani invece è previsto un rialzo delle temperature che dovrebbe far risalire le precipitazioni nevose sopra i 2000 metri.

Le prime nevicate a basse quote sono scese ieri in molte regioni d’Italia e d’Europa. I fiocchi bianchi si sono fatti vedere in Val d’Aosta intorno ai mille metri, soprattutto nel settore sud-orientale, cioè nella zona del Monte Rosa. Ma le precipitazioni nevose hanno interessato tutta la regione che questa mattina si é svegliata con le montagne imbiancate.
 
La neve è caduta poi in Lombardia, dove in Alta Valtellina e Valle Spluga la coltre ha raggiunto anche i 15 centimetri. Se ieri le precipitazioni nevose si sono registrate intorno ai 2000 metri, nella zona di Bormio e di Livigno, oggi gli esperti le attendono anche a quote più basse, intorno ai mille metri.
 
Prime prove d’inverno anche in Piemonte, in particolare a Macugnana, dove nel tardo pomeriggio di ieri il manto nevoso al Monte Moro aveva già superato il mezzo metro, dopo quasi dodici ore di precipitazioni. Neve in tutta la Valdossola, sulle montagne della provincia di Verbania al confine con la Svizzera. A causa della neve il Passo del Sempione è stato chiuso ai mezzi pesanti per diverse ore, e anche se attualmente è stato riaperto, c’è l’obbligo di transitare con catene a bordo.
 
Forte freddo con temperature intorno ai 2 gradi anche nel resto d’Europa, soprattutto in Irlanda, Francia e Svizzera, dove la neve ha già imbiancato gran parte delle montagne. Il maltempo si è abbattutto soprattutto sul territorio elvetico, dove ha creato gravi disagi alla circolazione stradale e ferroviaria, con numerosi incidenti.
 
Diversi alberi sono caduti sui binari cosicchè la Ferrovie Federali hanno annunciato per le prossime ore grossi ritardi su tutta la rete ferroviaria. Colpite in particolare le regioni di Zurigo e Sciaffusa, la Svizzera centrale, la linea del San Gottardo e la zona dei Grigioni, dove fiocchi bianchi sono caduti anche a quota 800 metri. Numerosi passi sono stati chiusi per la neve, tra cui i valichi di Lucomagno, Flüela, Albula e Splügen.
 
E con le precipitazioni aumenta anche il pericolo valanghe. In Lombardia la neve a quota 3000 metri presenta spessori variabili da 20 a oltre 40 centimetri ed è costituita da sottili croste da vento, o da rigelo, con all’interno cristalli angolari. Pertanto è possibile una generale ripresa dell’attività valanghiva con diffusi scaricamenti anche di medie dimensioni.
 
E le previsioni annunciano che per i prossimi giorni sarà ancora il maltempo a farla da padrona. Oggi la neve è attesa su tutto l’Arco Alpino ancora a quote basse, intorno ai 1000 metri, mentre tra sabato e domenica ci dovrebbe essere un rialzo delle temperature: persisteranno le precipitazioni ma le nevicate dovrebbero risalire intorno ai 2000 metri.
 
 
 
Valentina d’Angella

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