KABUL, Afghanistan — Un alpino paracadutista è rimasto ferito l’altro ieri notte in uno scontro a fuoco nell’Afghanistan occidentale, nei pressi di Farah. Il militare, colpito alla gamba sinistra da un proiettile, è già stato operato all’ospedale da campo americano, e questa notte è stato rimpatriato.
Giovanni Valeriani, alpino paracadutista in servizio al quarto reggimento di Bolzano, è rimasto ferito l’altro ieri notte in uno scontro a fuoco nei pressi di Farah, cittadina dell’Afghanistan occidentale. Erano da poco trascorse le 2, le 23,30 in Italia, quando i militari che operano con le altre forze speciali nell’ambito della Task force 45 sono stati attaccati.
Il fuoco nemico è arrivato dalle montagne, da dove gli insorti hanno sparato contro gli italiani. "La pattuglia era impegnata in un’attività di controllo del territorio – ha spiegato il capitano Antonio Bernardo, portavoce del contingente – a circa 40 chilometri da Farah".
L’alpino, 22enne originario di Marcellina, è stato colpito da un proiettile alla coscia sinistra. Subito è stato operato nell’ospedale militare da campo americano di Farah e poi, una volta stabilizzato, è stato trasferito alla base italiana di Herat. Dopo aver tranquillizzato telefonicamente la famiglia sulle proprie condizioni di salute, infine, questa notte è rientrato in Italia a bordo di un Falcon 900 dell’Aeronautica militare.
Valentina d’Angella
