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Ticino, record di pesca nei laghi alpini

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LUGANO, Svizzera — La pesca piace sempre di più, soprattutto in montagna, fra laghi e torrenti d’alta quota. A dirlo sono i numeri: sulle Alpi svizzere sono stati rilasciati 5.500 patentini per pescatori dilettanti, che si sono cimentati fra le acque alpine riempiendo le loro sacche di trote e salmerini.

Se la pesca professionale è in crisi da tempo, come hobby sta avendo un successo senza pari. Anche quest’anno gli appassionati di pesca, soprattutto in montagna, sono cresciuti e si sono dilettati fra le splendide cornici delle Alpi con ottimi bottini.

A confermarlo sono le statistiche. Nel 2007 sono stati assegnati oltre 400 patentini per dilettanti in più rispetto all’anno precedente, impiegati in 268mila ore di pesca. Un vero boom di pescatori si è registrato intorno al Lago di Lugano, dove negli anni scorsi la pesca è stata molto fruttuosa.

Il record di crescita  del pescato appartiene invece alle sponde svizzere del Lago Maggiore, dove il bottino dei pescatori – tra pesce persico, coregone, trota, luccio e pesce bianco – è aumentato di ben il 28 per cento in un anno.

Ma i dati più interessanti sono quelli relativi ai torrenti d’alta quota e ai laghi alpini. Nei torrenti – secondo i dati ufficiali – sono state pescate circa 55mila trote mentre nei laghi alpini oltre 20mila, fra trote e salmerini. Dati in crescita, soprattutto nella zona della Valle Maggia che sembra la più ricca di pesce nel Canton Ticino.

Nelle acque svizzere sono state pescate anche alcune centinaia di temoli, prelibati ma rari pesciolini d’acqua dolce molto ambiti dai pescatori.
 

Sara Sottocornola

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