Alpinismo

Un altro alpinista collassa sul McKinley

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ANCHORAGE, Alaska — Un dramma dietro l’altro sulle pendici del McKinley. Dopo la tragica morte di John Nasti sulla vetta della montagna, nei giorni scorsi un altro alpinista è collassato improvvisamente a circa 5.500 metri di quota mentre scendeva dalla cima. Il suo corpo è stato sepolto, provvisoriamente, sulla montagna.

La vittima, stavolta, è un alpinista indonesiano di vent’anni, di nome Pungkas Tri Baruno. E’ crollato a terra d’improvviso, quando ormai si trovava a 400 metri dal campo alto. Le guide alpine hanno provato a rianimarlo, ma anche questa volta, come per Nasti sulla vetta, non c’è stato nulla da fare.
 
"Non sappiamo ancora quali siano le cause – ha fatto sapere Maureen McLaughin, poravoce del Denali National Park – ma le autorità considerano le due morti assolutamente indipendenti l’una dall’altra".
 
Baruno era arrivato sulla vetta della montagna più alta del Nord America, 6.194 metri, lunedì mattina insieme due guide e un altro cliente. Secondo indiscrezioni, il collasso sarebbe avvenuto su un pianoro, dopo che Baruno aveva camminato per circa 15 minuti. Ma starà agli inquirenti stabilire la dinamica esatta dei fatti.
 

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