Alpinismo

Moro: l’alpinismo senza l’Everest

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BERGAMO — "La salita della fiaccola olimpica è forse inopportuna senza l’apertura di un dialogo tra Cina e Tibet. Ma per l’alpinismo è certamente un’occasione per pensare a delle imprese esplorative, non per forza legate a questa montagna". Questa l’opinione di Simone Moro, intervistato da Montagna.tv sul tema, scottante, della fiaccola olimpica di Pechino 2008 che nei prossimi giorni dovrebbe salire sul Tetto del Mondo.

La chiusura dell’Everest, da Nord e da Sud. I militari che sorvegliano gli alpinisti con le armi in pugno. La salita della torcia olimpica sull’Everest, organizzata dal governo cinese. E la chiusura del Tibet alla stampa estera. Temi di forte attualità, al centro di accese polemiche che toccano temi politici e sociali, oltre che sportivi e alpinistici.
 
Per capire meglio la delicata situazione che questa primavera condiziona la maggior parte dell’alpinismo himalayano, abbiamo chiesto l’opinione di Simone Moro, celebre alpinista bergamasco che ha salito ben tre volte l’Everest, compiendo anche una traversata dal versante nepalese a quello cinese.
 
E tra le riflessioni sul tema della fiaccola olimpica, Moro coglie l’occasione per lanciare una provocazione al mondo dell’alpinismo. Ecco il videoservizio di Montagna.tv.
 
Sara Sottocornola

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