Cronaca

Appennino, scialpinista ferito all'Alpe di Succiso

RAMISETO, Reggio Emilia – Uno scialpinista di La Spezia è caduto ieri nel Canale Ovest dell’Alpe di Succiso, meta classica dello scialpinismo nell’Appennino Reggiano. Il recupero, ostacolato anche dal forte vento, ha richiesto un’operazione lunga e complessa che si ha impegnato il soccorso alpino per diverse ore.

L’allarme è scattato intorno alle 13, lanciato da quattro scialpinisti parmensi, volontari della Stazione “Monte Orsaro” del Soccorso Alpino, in zona al momento dell’incidente. Uno scialpinista di La Spezia di circa 60 anni era caduto nel Canale Ovest dell’Alpe di Succiso, la cima di oltre 2000 metri, fra le più alte dell’Appennino settentrionale.

Secondo il Soccorso alpino, l’uomo stava scendendo per il canale quando è caduto, riportando diversi traumi al volto, agli arti ed alla schiena. Al momento dell’incidente era da solo, poichè il suo compagno di escursione scendeva da un versante differente con le ciaspole.

L’elicottero del 118 è partito dalla stazione di Pavullo nel Frignano, ma il forte ha impedito il recupero tramite verricello. Circa una ventina di tecnici della Stazione “Monte Cusna” di Reggio Emilia e “Monte Orsaro” di Parma sono stati trasportati in quota dall’elicottero AB-212  del 3° Reparto Volo (Bologna) della Polizia di Stato: i soccorritori hanno recuperato il ferito e trasportato in località di Succiso Nuovo. Dopo un controllo  sul posto dei sanitari,  che hanno consatato l’entità fortunatamente non grave dei traumi, l’uomo ha rifiutato il ricovero all’Ospedale di Castelnovo ne’ Monti ed ha deciso di rientrare in compagnia dell’amico con cui aveva intrapreso l’escursione.

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