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Valcamonica, la minaccia dei rifiuti tossici australiani a Berzo Demo

BERZO-DEMO, Brescia — Sono arrivati quattro anni fa dall’Australia per essere smaltiti nel cuore della Valcamonica. Ma la ditta è fallita, e i rifiuti avvelenati sono ancora lì, stipati nel capannone cadente sul territorio di Berzo Demo: ora iniziano a fuoriuscire, e sono ad un passo dal contaminare le acque del fiume Oglio.

I rifiuti avvelenati – ben 23mila tonnellate di rottami ferrosi contaminati da fluoruri e cianuri – provengono da una grossa azienda di lavorazione dell’alluminio, la Tomago di Sydney. Dall’Australia sono arrivati in Valcamonica per essere smaltiti dalla Selca, azienda di Berzo Demo che pare fosse in grado di renderli inerti, ossia di separare i veleni dal resto dei rifiuti.

Ma non ha potuto farlo: per difficoltà finanziarie la Selca è fallita poco dopo l’arrivo dei rifiuti che sono rimasti lì, a far bella mostra di sè, nel capannone vicino alla statale. E ora stanno iniziando a fuoriuscire sostanze pericolose.
Il sindaco di Berzo Demo ha rivelato al Corriere che alcuni apparecchi di monitoraggio installati dall’Arpa Lombardia nei dintorni del capannone, per controllare la fuoriuscita di sostanze pericolose, hanno giò segnalato la presenza di fluoruri. Gli inquinanti sono vicinissimi al fiume Oglio, affluente del Po.

C’è stata un’inchiesta, che come riferisce il Corriere.it è stata chiusa a dicembre dalla procura di Brescia con la richiesta di rinvio a giudizio di cinque persone per reati fallimentari e ambientali. Se n’è parlato anche al Governo. Ma il problema rimane: chi si occuperà di far sparire quei rifiuti ed evitare che intossichino le falde acquifere e i terreni?
Secondo il sindaco l’intera rimozione costerà milioni di euro, e nessuna risposta al momento è arrivata nè dai curatori fallimentari nè dalla Regione che finora ha stanziato solo un piccolo contributo.

Perchè dall’Australia abbiano dovuto essere spediti fin quassù per lo smaltimento, e se non ci fosse proprio nessun altro più vicino all’Australia in grado di fare questo lavoro, resta un mistero.

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