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Piolet d’Or 2015, Chris Bonington vince il premio alla carriera

COURMAYEUR, Aosta — E’ Chris Bonington il vincitore del settimo Piolet d’or alla carriera. Il grande alpinista inglese, uno dei mostri sacri dell’alpinismo classico, riceverà il riconoscimento nell’ambito della 23esima edizione dei Piolets d’Or, in programma dal 9 al 12 aprile a Courmayeur e Chamonix, ai piedi del Monte Bianco.

Diciannove spedizioni in Himalaya di cui 4 all’Everest e la prima alla Sud dell’Annapurna e una alla Ovest del K2. Il Pilone centrale del Freney, la Torre centrale del Paine, il Changabang, l’Ogre. Il curriculum di Sir Bonington è lunghissimo, pieno di salite importanti, prime assolute, grandi imprese. Troppe per elencarle tutte, e proprio per questo è lampante il perchè della scelta di consegnargli il Piolet d’Or alla carriera in questa 23esima edizione della Piccozza d’oro.

L’alpinista britannico, nato a Hampstead il 6 agosto del 1934, entra così nell’albo d’oro della manifestazione succedendo a Walter Bonatti, Reinhold Messner, Doug Scott, Robert Paragot, Kurt Diemberger e John Roskelley.

“Le sue imprese – si legge nella motivazione del Piolet d’Or alla carriera da parte dei promotori della rassegna – hanno segnato la storia dell’alpinismo, sulle Alpi come in Himalaya”. Sposato e con due figli, Chris Bonington ha scritto 15 libri, è stato ospite di numerose trasmissioni televisive ed ha ricevuto importanti onorificenze, tra cui il titolo di cancelliere dalla Lancaster University nel 2005. Il Piolet d’Or Carrière è stato ideato proprio per premiare una carriera alpinistica eroica, il cui spirito ha ispirato le generazioni successive, rispettando i criteri stabiliti dalla Carta dei Piolets d’Or”.

 

 

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