TALLAHASSEE, Stati Uniti d’America — Il riscaldamento globale sta causando lo scioglimento dei ghiacciai dell’intero pianeta e molti dei ricercatori e degli esperti si sono concentrati su come tutta la nuova acqua contribuirà nell’aumento del livello del mare. Ma cosa succederà a tutto il carbonio immagazzinato nel ghiaccio quando questo si scioglierà? E quale impatto avrà sull’ecosistema marino? A queste domande ha provato a rispondere un team di ricerca internazionale con una ricerca pubblicata negli scorsi giorni su Nature Geoscience.
I ghiacciai e le calotte di ghiaccio ricoprono circa l’11 percento della superficie terrestre e contengono circa il 70 percento dell’acqua dolce. In essi è inoltre immagazzinato anche il carbonio organico ovvero il carbonio legato a tutte quelle sostanze, miscele composti che sono definiti organici, ad esempio gli idrocarburi derivanti dalla combustione di combustibili fossili.
“Si tratta del primo tentativo di scoprire quanto carbonio organico ci sia nei ghiacciai e quanto ne sarà rilasciato quando si scioglierà” ha dichiarato uno dei ricercatori. Il team di ricerca ha quindi raccolto oltre 300 campioni dai ghiacciai di tutto il mondo per comprendere quanto carbonio organico vi fosse immagazzinato. Dai primi risultati è emerso che la quantità è davvero alta tanto che, secondo le stime, entro il 2050 l’immissione nei mari dovuta allo scioglimento dei ghiacci aumenterà del 50 percento.
Ciò potrebbe influenzare pesantemente l’ecosistema marino. Il carbonio organico è infatti una delle maggiori fonti di cibo per i microorganismi che stanno alla base della catena alimentare e un suo aumento potrebbe modificare le loro abitudini alimentari o addirittura rendere alcune zone più acide. “Potrebbe cambiare l’intera rete che collega le catene alimentari. – ha concluso uno dei ricercatori – Non sappiamo in che modo i diversi ecosistemi reagiranno al nuovo afflusso di carbonio.”