Gran Sasso, valanga dal Corno Piccolo: morti due volti noti dell’alpinismo locale
PRATI DI TIVO, Teramo — Gravissimo incidente sul Gran Sasso, dove oggi intorno alle 13 Pino Sabbatini, 51 anni, guida alpina e responsabile del soccorso alpino di Teramo, e David Remigio, 43 anni di Pescara, sono stati travolti e uccisi, per la precisione, da una cornice di neve crollata sopra di loro. Il distacco è avvenuto nel “Canale di mezzo”, a quota 2400 metri, lungo la via alpinistica che le due vittime avevano avevano imboccato per scendere, dopo aver raggiunto la vetta del Corno Piccolo e aver pubblicato su Facebook le foto della salita.
L’incidente è avvenuto poco lontano da una delle seggiovie del comprensorio di Prati di Tivo, da dove un uomo ha assistito alla tragedia e ha allertato il 118. Secondo le ricostruzioni i due procedevano in conserva, con piccozze e ramponi, e non hanno potuto evitare la massa di neve che li ha travolti e trascinati nel dirupo per circa 300 metri. Illesi due ragazzi che procedevano poco lontano, ma sono stati solo sfiorati dalla valanga.
I soccorsi sono intervenuti subito, ma il medico del 118 non ha potuto che accertarne la morte “per traumi importanti”. I corpi sono stati trasferiti all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo.
Nelle scorse ore sono stati diffusi i nomi delle vittime, che sono due persone molto conosciute nel panorama alpinistico del centro Italia. Sabbatini era Guida alpina del Gran Sasso, esperto valanghe Aineva, membro del gruppo alpinistico “Aquilotti del Gran Sasso”, tecnico di Elisoccorso del Soccorso alpino e capostazione della stazione Cnsas di Prati di Tivo. Nelle sue spedizioni extraeuropee aveva scalato la Piramide di Carstensz e l’Ama Dablam.