AlpinismoAlta quota

Vette sul Manaslu: l’italiano Sentieri e l’americano Barber in cima senza ossigeno

Samuele Sentieri (Photo courtesy manaslu2014.com)
Samuele Sentieri (Photo courtesy manaslu2014.com)

KATHMANDU, Nepal — L’italiano Samuele Sentieri, di Collagna, e l’americano Alexander Beber, della California, sono arrivati ieri in vetta al Manaslu, 8.163 metri, intorno alle 11 ora nepalese, salendo senza l’ausilio di bombole di ossigeno. La bella giornata ha concesso a molte spedizioni di raggiungere la vetta, tra cui tutti i componenti della spedizione commerciale della Mountain Professionals. Nessuna notizia, al momento, di Riccardo Bergamini, alpinista di Lucca che tre giorni fa aveva annunciato su Facebook di voler partire vetta anche lui il 1 ottobre.

Tutto il gruppo della spedizione commerciale Mountain Professionals è arrivato in cima all 8,20 del mattino, dopo cinque ore di cammino dall’ultimo campo. “Il tempo era veramente bello con nuvole basse nella valle e splendida visuale su Dhaulagiri e Annapurna” hanno riferito sul loro blog.

Verso le 11 sono arrivati in vetta anche gli alpinisti che salivano senza ossigeno: Alexander Barber, che era in spedizione da solo, e Samuele Sentieri, partito con una spedizione di 4 alpinisti dall’Appenino Reggiano. Secondo quanto riferito sul sito di quest’ultima, Sentieri saliva con il compagno Massimo Ruffini, guida alpina, che è “rimasto con lui fino a quota 7.800 per poi decidere (scelta coraggiosa, professionale, ma mai facile) di rietrare a Campo 3 da dove erano partiti questa notte”.

La discesa si è già conclusa. In questo momento Sentieri e Ruffini si trovano già al Campo Base con i compagni Nicola Campani e Mauto Zannoni: “Samuele e Ruffo stanno bene e si stanno riposando, e recuperando i geloni con pediluvio, sono soddisfatti e anche noi” recita l’ultimo tweet della spedizione Manaslu2014, risalente a poco più di un’ora fa.

Nessun report riporta notizie di Bergamini, dal quale a questo punto si attendono aggiornamenti diretti. Bergamini, 37 anni e ben 7 figli, era partito da solo dall’Italia e si era aggregato ad un gruppo internazionale a Kathmandu, per tentare la salita senza ossigeno. “Mi trovo al Campo Base, purtroppo sta nevicando parecchio – ha scritto due notti fa su Facebook -. In 6 giorni sono riuscito a montare 2 campi alti e salire verso il campo 3 che si trova a circa 6900 metri. Se il tempo si placa il 1 ottobre parto per la vetta”.

Sentieri, maestro e allenatore di sci, è stato atleta nazionale di sci alpino, partecipando a gare di Coppa del Mondo . Nel 2011 alla sua prima esperienza extraeuropea aveva raggiunto la vetta del Gasherbrum 2, 8035 metri, e l’anno dopo è sceso con gli sci dalla vetta del McKinley o Denali 6194 metri. “Mi piace andare per monti perché é la che mi sento bene – dice Sentieri – dove parole antiche quali umiltà, lealtà e coraggio riacquistano il loro pesante e fiero significato”.

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