Cronaca

Lupo ucciso nel Parco della Majella, è stato preso al laccio

Aree faunistiche - lupo nel Parco Nazionale della Majella (Photo Antonucci - www.parcomajella.it)
Aree faunistiche – lupo nel Parco Nazionale della Majella (Photo Antonucci – www.parcomajella.it)

CARAMANICO TERME, Pescara — Un esemplare maschio di lupo è rimasto strozzato con un laccio a strangolo posizionato nella zona di Sant’Elia, nel Comune di Caramanico Terme, nel Parco nazionale della Majella. L’animale di due anni e mezzo è stato ritrovato nei giorni scorsi grazie all’attività di monitoraggio intensivo sul lupo, avviate nell’ambito del Progetto WolfNet attraverso il controllo costante degli spostamenti e dei movimenti dei lupi dotati di collari Gps.

I movimenti dei lupi dotati di collari Gps hanno rilevato una situazione anomala che ha spinto il personale del Parco ad indagare. E’ stato così che hanno rinvenuto il corpo senza vita dell’esemplare di lupo, un maschio di due anni e mezzo rimasto vittima di un laccio a strangolo posizionato nella zona di Sant’Elia. Secondo il comunicato stampa del Parco della Majella, il lupo, morto strozzato, non ha avuto alcuna possibilità di salvarsi poiché è rimasto intrappolato con il collo.

L’uso del laccio a strangolo è un metodo di caccia illegale, secondo il comunicato stampa, molto diffuso in Abruzzo. Quest’ultimo caso peraltro, sarebbe già il secondo in poco tempo nel territorio del Parco nazionale della Majella. La trappola sarebbe in genere piazzata lungo i percorsi abituali degli animali: può colpire le zampe o il tronco della bestia, soprattutto se si tratta di cinghiali, cervi e caprioli; oppure li prende per il collo, portando alla morte per strangolamento, come appunto in questo episodio.

“Il Parco sporgerà denuncia verso ignoti e attiverà tutte le azioni utili affinché il responsabile paghi per l’azione commessa – ha dichiarato Oremo Di Nino, direttore del Parco -. Il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato ha attivato le indagini, intensificando i controlli già assidui sul territorio. Ho chiesto una linea dura affinché questo crimine non resti impunito. La preoccupazione è grande soprattutto perché il territorio del Parco si contraddistingue per una importante popolazione di lupi e per la presenza di diversi individui di orso e questa vicenda getta un’ombra di paura sul loro futuro. Il Parco non resterà a guardare, ho già dato disposizioni affinché vengano messi in campo tutti i sistemi di controllo del territorio, anche avvalendosi della tecnologia più innovativa, al fine di individuare il responsabile di questo reato.

 

Info www.parcomajella.it

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