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Partita di calcio a 5.000 metri

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LA PAZ (Bolivia) — Giocare a calcio a 5.500 metri, al limite delle nevi perenni è possibile. Lo ha dimostrato il presidente della Bolivia Evo Morales, con una partita di protesta contro la decisione della Fifa (Fédération Internationale de Football Association) di escludere dai prossimi incontri di calcio le città che si trovano sopra dei 2.500 metri.

Secondo la federazione calcistica, la carenza di ossigeno sarebbe rischiosa a livello di salute e le condizioni particolari potrebbero favorire chi già acclimatato.
 
Per protesta e per dimostrare la mancanza di validità del veto, il presidente Morales ha partecipato ieri a una partita giocata sul Monte Sajama, che raggiunge i 6.542 metri di altitudine. La partita ha lo scopo di dimostrare che l’attività sportiva in alta quota non nuoce alla salute, così da spingere la Fifa a ritirare un provvedimento che potrebbe sembrare una discriminazione nei confronti delle città della Bolivia e dell’Ecuador.
 

La partita si è disputata in un campo coperto di neve, presso una comunità indigena. E, a dire il vero, i giocatori parevano un po’ sfiancati. Se non altro perchè per arrivare lassù hanno camminato per tre ore, per raggiungere un luogo inaccessibile alle vetture. Oltre al presidente, che ha segnato il goal della vittoria (e te pareva!)  alla partita ha partecipato anche Carlo Borja, capitano della nazionale boliviana di calcio.

 
Il veto della Fifa spacca in due l’America Latina: il Brasile e l’Argentina appoggiano il provvedimento, mentre la Bolivia, la Colombia, l’Ecuador e il Perù chiedono alle due nazioni vicine di appoggiarli nella protesta contro una proibizione discriminante.
 
Candida Cereda

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