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Piramide, strumenti puntati sul clima

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LABORATORIO PIRAMIDE EVEREST, (ANSA) — Sono puntati sul clima gli strumenti del Laboratorio Internazionale Piramide, a quota 5.050 metri sul versante nepalese dell’Everest. La ricerca sul clima e’ infatti uno degli obiettivi principali della campagna di ricerca che prende il via quest’anno, con l’arrivo alla Piramide dei ricercatori italiani del Comitato Ev-K2-Cnr.

Dopo sei giorni di cammino, necessari per adattarsi ad un balzo di oltre 2.000 metri di quota, la spedizione e’ arrivata oggi alla Piramide di ferro, acciaio e vetro: un oggetto davvero insolito e affascinante che domina in una valle deserta e silenziosa, circondata da cime e ghiacciai himalayani.
 
E’ nata nel 1990 e da allora e’ diventata un punto di riferimento per la ricerca ambientale, ma anche per la geologia e la medicina. ”Stiamo potenziando enormemente il sistema di monitoraggio del clima”, ha detto il responsabile del Comitato, Agostino Da Polenza. Il Laboratorio Piramide e’ una sua creatura e oggi e’ tutto pronto per aprire la campagna di ricerche 2007.
”L’idea a monte del programma di quest’anno – prosegue Da Polenza – e’ riuscire a controllare le aree totalmente prive di sistemi di monitoraggio climatico. Mentre in Europa c’e’ un ottimo controllo dei dati relativi a clima e ambiente, in molte aree del mondo esistono ancora grandi ‘buchi’, aree nelle quali non esistono stazioni di rilevamento di nessun tipo”. Queste aree dimenticate, aggiunge, ”corrispondono spesso a zone di alta quota e alcune di queste si trovano in Asia”.
Di qui l’idea di installare presso il Laboratorio Piramide stazioni meteorologiche e climatiche, in collaborazione l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (Isac) di Bologna e anche nell’ambito di numerosi programmi di ricerca internazionali.
 
La ricerca e’ stata ampliata in modo da acquisire i dati relativi a ozono, chimica dell’ atmosfera e aerosol. Rilevare tutti questi dati e’ l’obiettivo della rete Share (Stations at High Altitude for Research on the Environment), le cui quattro principali stazioni climatiche sono distribuite da Sud a Nord nella valle nepalese del Khumbu.
Grazie ai progetti in corso nella Piramide, atmosfera e clima sono sotto controllo in un’area del pianeta delicata e cruciale tanto quanto i Poli: si prevede di potenziare la ricerca geofisica, con le stazioni monitoraggio Doris, basate sul sistema di navigazione satellitare francese omologo al Gps. Proprio i dati Gps hanno dimostrato che recentemente la Piramide si e’ spostata verso Nord.
Ci sono anche speranze, dice da Polenza, che il governo nepalese decida di dare alla piramide il permesso di riattivare la stazione simica, necessaria per controllare un’area molto attiva dal punto di vista sismico.
In medicina, la ricerca nella Piramide punta allo studio del proteoma per comprendere le modificazioni che l’organismo subisce quando si adatta all’alta quota, attraverso uno studio condotto in collaborazione con l’Imperial College di Londra e la piu’ grande spedizione medica mai affrontata, la britannica Extreme Everest.
La campagna 2007 prevede inoltre ricerche volte alla tutela del Parco Sagarmatha, nell’ambito di un progetto di partnership che prevede indagini sulla qualita’ dell’acqua e la possibilita’ do fornire sistemi di purificazione dell’acqua per eliminare l’impatto ambientale delle bottiglie di plastica.
                                Enrica Battifoglia

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