Alpinismo

Tom Perry scende scalzo dall’Etna

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VICENZA — A piedi nudi, giù per le nere pendici del vulcano siciliano che proprio ieri ha eruttato lava incandescente. La discesa dall’Etna è l’ennesima impresa dell’alpinista vicentino Tom Perry, celebre per le sue scalate senza scarpe sulle montagne del mondo: Alpi, Himalaya, e perfino il Kilimanjaro.

"Vivere questa avventura a stretto contatto con il fuoco della lava – ha detto Perry a La Repubblica -, è stata un’emozione davvero speciale. Ho corso a ridosso della colata, è stato incredibile".
 
Perry, vero nome Antonio Peretti, è una guardia forestale di 47 anni originario della provincia di Vicenza. Vocazione innata da atleta – in passato si è cimentato con calcio, sci, paracadute, moto – è approdato alla corsa in montagna (a piedi nudi) solo tre anni fa. Ma sembra proprio che questa sia la sua strada.
 
Nella sua carriera di alpinista scalzo si è cimentato sulle Dolomiti, sul Sinai, sul Gran Sasso, sulle Tofane e sul Kilimanjaro, la cima più alta del continente africano con i suoi 5.895 metri. E ora sull’Etna.  
 
L’anno scorso ha fatto da tedoforo, portando la fiaccola olimpica di Torino 2006 autografata dal Dalai Lama lungo tutto il trekking che porta su al campo base del Makalu, in Himalaya. Sono 140 chilometri di salita, tra pietre, foreste, sentieri, nevai.
 
Di quell’impresa Montagna.tv sta pubblicando a puntate il film, intitolato "I cembali del Makalu", gentilmente concesso da Mario Vielmo, capo della spedizione che poi portò la fiaccola sull’ottomila Himalayano.
 
Nella puntata di questa settimana, si vede Perry impegnato nella prima parte del trekking (clicca qui per rivederla). La puntata di settimana prossima vedrà l’originale alpinista vicentino impegnato nel difficile e sofferto passaggio sul passo dello Shipton La, a 4210 metri di quota, tra i ghiacci e la neve dell’Himalaya.
 
Perry non è bravo solo atleticamente: tutte le sue imprese sono condotte con un fine benefico. Per esempio, la fiaccola è all’asta per raccogliere fondi per aiutari i bimbi tibetani profughi in India.
Sara Sottocornola
Foto: courtesy of La Repubblica
Per saperne di più sull’asta della fiaccola olimpica, visita il sito www.makalu2006.it.

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