Alpinista muore fulminato sul Kilimanjaro
DODOMA, Tanzania — Assurda tragedia sulle pendici del Kilimanjaro, la montagna più alta d’Africa con i suoi 5.895 metri d’altezza. L’alpinista irlandese Ian McKeever è morto durante la scalata alla vetta, colpito da un fulmine durante una tempesta improvvisa.
McKeever, 42 anni, era un alpinista piuttosto famoso nelle isole britanniche. Aveva salito le Seven Summits in soli 155 giorni, vantava diversi record di velocità e aveva scalato il kilimanjaro una trentina di volte, la maggior parte delle quali come guida di spedizioni e gruppi escursionistici. Anche stavolta era alla testa di un gruppo di ventitrè persone che salivano la montagna per scopi di beneficienza.
La tempesta li ha sorpresi il 2 gennaio, al terzo giorno di scalata, mentre salivano verso la Lava Tower, 4000 metri di quota. E’ stata una violenta tempesta di fulmini, che oltre ad uccidere McKeever ha ferito la sua fidanzata e altri componenti del gruppo. “E’ stato un incidente davvero assurdo” hanno detto i suoi compagni.
Lo stesso alpinista raccontava, su Facebook, che stava piovendo da quando avevano iniziato a salire. “Piogge torrenziali tutto il giorno – scriveva il giorno di Capodanno -, ma il morale è alto”.
A parte il dovuto rispetto per lui e i suoi familairi e amici, non mi trovo in accordo con il tono dell’articolo.
Assurda tragedia? cioè, spiegatemi, fare un trekking sotto la pioggia continua ( come aveva reportato lo stesso sfortunato alpinista) ed essere sorpresi da un forte temporale con conseguente presenza di fulmini e restare fulminati è una cosa che ha dell’incredibile e dell’assurdo?
secondo me la situazione a del reale e del possibile.
Suluti.
Alberto