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Patagonia, Korra Pesce e Manu Córdova in vetta all’Aguja Mermoz e alla Torre Egger

Corrado Korra Pesce e manu Còrdova in vetta alla Egger (Photo blogs.barrabes.com)
Corrado Korra Pesce e manu Còrdova in vetta alla Egger (Photo blogs.barrabes.com)

EL CHALTEN, Argentina — Sull’Aguja Mermoz concludendo fino in vetta la via “Vol de Nuit”, sulla parete est della montagna, e a distanza di 24 ore il concatenamento della Punta Herron e della Torre Egger, percorrendo tratti delle vie “Exocet” e “El Caracol” sul Cerro Standhardt, dello “Spigolo di Bimbi” sulla Herron e della via “Huber Schnaff” sulla Egger, in 23 ore di scalata. E’ entrata nel vivo la spedizione patagonica dell’italiano Corrado “Korra” Pesce e dello spagnolo Manu Córdova.

La cordata italo-spagnola ha compiuto le salite la settimana scorsa, vale a dire a distanza di una decina di giorni dal loro arrivo in Patagonia. Il loro primo obiettivo è stata l’Aguja Mermoz salita dal “Vol De Nuit”, un itinerario di circa 600 metri aperto in solitaria nel 1993 da Andy Parkin.

“Una fantastica via di misto su un pinnacolo di roccia dalla cima molto aguzza – scrive Córdova sul suo blog -. Abbiamo realizzato la prima salita fino in cima lungo questo percorso, dal momento che le 4 ripetizioni precedenti, inclusa l’apertura, si erano fermati al colle. Un’esperienza fantastica cercare la via fino alla vetta una volta raggiunto il colle. Abbiamo avuto una giornata molto buona. Freddo, con poco vento e grande motivazione”.

Il concatenamento di Pesce e Còrdova per arrivare in cima alla Torre Egger (Photo www.barrabes.com)
Il concatenamento di Pesce e Còrdova per arrivare in cima alla Torre Egger (Photo www.barrabes.com)

Dopo un giorno di riposo Pesce e Córdova sono entrati di nuovo in azione, questa volta nel gruppo del Cerro Torre, dove hanno puntato ad arrivare in cima alla Torre Egger “la vetta più difficile di tutto il massiccio – la definisce Córdova -, e forse, di tutte le Patagonia”.

I due hanno voluto ripetere la via aperta da Thomas Huber e Andi Schnarf nel 2005, un percorso di 200 metri che sale in vetta dalla cresta nord e che parte dal Colle che collega la Torre Egger alla Punta Herron. Pesce e Córdova hanno scalato prima alcuni tiri delle vie “Exocet” e “El Caracol” sul Cerro Standhardt, fino a raggiungere il colle che lo unisce alla Punta Herron. Quindi hanno proseguito lungo i 350 metri di via dello “Spigolo dei Bimbi” che li ha portati alla base della via Huber-Schnarf. “Una bella scalata – conclude l’alpinista aragonese -, circa 1.050 metri di arrampicata e i 1800 metri di dislivello dal Niponino, da dove siamo partiti”.

 

More info: blogs.barrabes.com/ManuCordova/blog.asp?idBlog=313

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