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Patagonia, missione sul ghiacciaio Tyndall per in ricercatori EvK2Cnr

Missione ghiacciaio Tyndall (Photo courtesy A. Tamburini)
Missione ghiacciaio Tyndall (Photo courtesy A. Tamburini)

EL CHALTEN, Patagonia — Nei giorni scorsi un gruppo di ricercatori EvK2CNR ha condotto con successo una missione sul Ghiacciaio Tyndall, in Patagonia. I ricercatori, guidati da Andrea Tamburini, hanno operato nell’ambito del progetto Plan de Acción para la Conservación de Glaciares ante Cambio Climático che vede la collaborazione tra il Comitato EvK2CNR e il Dipartimento Generale delle Acque (DGA) del Governo Cileno.

Durante la missione sul Ghiacciaio Tyndall sono state condotte ricerche di glaciologia e topografia. In particolare sono state eseguite misure di ablazione di neve e ghiaccio grazie alla manutenzione della rete di paline ablatometriche installate dai ricercatori EvK2CNR nel maggio scorso e sono state rilevate le posizioni GPS (con tecnica differenziale) di questi capisaldi di misura per valutare la velocità superficiale del ghiacciaio.

I ricercatori hanno anche coadiuvato il team cileno della DGA nell’installazione di due nuove stazioni meterologiche: una supraglaciale ed una proglaciale. I dati raccolti dalle stazioni permetteranno di quantificare il bilancio energetico e di massa di questo settore del grande ghiacciaio patagonico.

Queste operazioni riempiono di soddisfazione lo staff EvK2CNR poichè una delle attività svolte in Cile è stata proprio la formazione ed il supporto tecnico -logistico in campo di monitoraggio meteorologico in aree glaciali e/o di alta quota dove il Comitato EvK2Cnr si avvale della ormai ultradecennale esperienza nell’ambito del progetto Share. Al progetto ha anche partecipato Michele Citterio, ricercatore del GEUS di Koppenhagen e responsabile della rete meteorologica danese in Groenlandia che collabora da diversi anni con EvK2Cnr e che con il Comitato ha prodotto un protocollo di installazione e manutenzione delle stazioni meteorologiche in aree glaciali remote come appunto la Patagonia.

Settimana prossima i ricercatori – Sandra Lorenzini, Danilo Godone e Umberto Minora – saranno impegnati in una nuova missione sul Ghiacciaio Exploradores, un apparato dove in estate i tassi di fusione giornaliera sfiorano i 10 cm di spessore perso al giorno e dove la velocità superficiale è fino a 10 volte più intensa di qualla degli apparati alpini. Un gigante di grande interesse scientifico, restiamo in attesa quindi dei nuovi importanti risultati del team italiano.

 

Guglielmina Diolaiuti

Alcune foto della missione (A. Tamburini)

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