Alpinismo

Everest: arrivano i “Belgium dream boys”

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BRUXELLES, Belgio — Silvio Mondinelli fa scuola. Non solo d’alpinismo, a quanto pare anche di streap-tease. Tre emuli del Gnaro nazionale hanno annunciato la loro prossima spedizione sull’Everest facendo circolare una loro foto "osè", dove indossano solo il caschetto d’arrampicata…

Sono belgi, e si chiamano Bjorn Vandewege, Stein Tant e Stef Maginelle. Hanno scalato l’Aconcagua e il McKinley, e a fine marzo partiranno per la nord dell’Everest. Il loro obiettivo sono le seven summits.
 
Guardandoli, come non pensare alla nota pubblicità di intimo sportivo che vede campeggiare il fisicaccio di Mondinelli tra le pagine delle più note riviste specializzate? Questa però non è una pubblicità, è l’annuncio della loro spedizione.
 
"Non sanno più cosa inventarsi questi aspiranti himalaysti- penseranno in molti -, per balzare agli onori della cronaca e distinguersi dalla folla che ogni anno si dirige all’Everest". Di stranezze, in effetti, se ne sentono tutti i giorni e tutti gli anni. Non ultima quella della coniglietta di playboy polacca che l’anno scorso ha raggiunto il tetto del mondo con la spedizione commerciale Flavit.
 
Quest’anno è la volta dei "Belgium dream boys", o qualcosa del genere. Ma loro originale e simpatica idea, studiata col preciso e dichiarato intento di far notizia, merita davvero un po’ di spazio.
 
Il terzetto poi è onesto, non dichiara l’impossibile. Avrà due sherpa d’alta quota e diverse bombole di ossigeno. "Per noi l’ossigeno è indispensabile" spiegano nel loro comunicato, diretto ad Explorersweb, sito dove agognavano di apparire.
 
"Sappiamo che esistono alpinisti eccezionali che sanno scalare gli ottomila senza ossigeno – proseguono i tre ragazzi -, ma per noi sarebbe pressochè impossibile. Così, anche se siamo consci di utilizzare aiuti "artificiali" nella scalata, useremo le bombole".
 
E sicuramente passeranno alla storia. Oltre che per lo streap tease alpinistico, anche per il fatto che si tratta della prima spedizione interamente belga diretta sul tetto del mondo. Per la logistica si sono appoggiati alla struttura commemrciale di Dan Mazur, guida americana. Ma sperano di riuscire a raggiungere la cima in modo autosufficiente. 
 
Foto: courtesy of www.explorersweb.com

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