AlpinismoAlta quota

Dhaulagiri, ad un passo dalla cima: alle 21 l’attacco finale

Dhaulagiri al tramonto (Photo courtesy himalayanexperience.wordpress.com)
Dhaulagiri al tramonto (Photo courtesy himalayanexperience.wordpress.com)

KATHMANDU, Nepal — “Hanno raggiunto campo 3. C’è un mare di neve: Mario è nero! Ma sono tutti carichissimi, alle 21 partono per il tentativo finale”. Queste le ultime notizie dai campi alti del Dhaulagiri, dove Mario Panzeri, Giampaolo Corona, Marco Confortola e un altro gruppo di alpinisti sta salendo verso la cima del gigante nepalese. Stavolta, davvero, Panzeri è ad un passo dal raggiungere il suo 14esimo ottomila senza ossigeno: le prossime ore saranno decisive.

Gli alpinisti – oltre agli italiani ci sono lo sherpa di Marco Confortola, Oscar Cadiach e un altro spagnolo, insieme ad un piccolo gruppo di una spedizione commerciale – erano partiti lunedì mattina dal campo base. Sono saliti di campo in campo, arrivando ieri a campo 2 nel mezzo di una tempesta di neve, dopo quasi dieci ore di marcia nella neve fresca.

Stamattina sono partiti all’alba per salire a campo 3, che si trova a circa 7.200 metri di quota. Sulla via, un’enorme quantità di neve fresca che li ha costretti ad un gran lavoro per battere la traccia.

“Ho i piedi un po’ freddi ma adesso mi cambio le calze e li riscaldo un attimo – ha detto Confortola alla sua fidanzata, secondo quanto riferito dal suo sito web -. Sono demolito! E’ uscita anche un’occhiata di sole e il tempo sembra che tenga. Adesso abbiamo montanto le tende in un posto assurdo, non sono in piano ma sono tutte storte! Riposiamo un attimo e ripartiamo”. Ricordiamo che questa vetta sarebbe la prima di un ottomila, per l’alpinista valtellinese, dopo la tragedia del K2 a cui è sopravvissuto nel 2008, nella quale però ha perso per congelamento le falangi dei piedi.

Ora gli alpinisti stanno riposando nelle tende, e poi partiranno per la vetta.

“Partiremo la sera – aveva spiegato Panzeri – perchè la salita fino alla vetta, 8.167 metri, sarà molto lunga. Sono quasi mille metri di dislivello. Salendo senza ossigeno ci vuole tempo. Inoltre vogliamo arrivare in vetta presto, per avere il tempo di ridiscendere fino al campo in caso di cambiamento del meteo”.

Al momento, sulla montagna sembra splendere il sole e le previsioni per domani, che potrebbe diventare una giornata storica per l’alpinismo italiano. Mario Panzeri diventerebbe il terzo italiano ad aver salito tutti i 14 ottomila senza ossigeno, ma con questo primato porterebbe all’Italia un primato mondiale: quello della nazione con più alpinisti ad aver salito i 14 ottomila, sia con che senza ossigeno. Domani, le classifiche più approfondite.

Per il momento, in campana. E incrociamo le dita. Sarà una lunga notte.

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7 Commenti

  1. Grande Marco ( conoscendolo!) e grandi tutti soprattutto senza ossigeno! Tenete duro che la montagna vi premierà ed occhio! P. S. Ma da quando Marco ha la fidanzata?

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