PUERTO NANTES, Cile — Sarebbero circa 13.000 gli ettari di terreno andati distrutti nel Parco Nazionale Torres del Paine, nella Patagonia Cilena. Il fuoco sarebbe stato appiccato accidentalmente da un turista israeliano e si sarebbe diffuso molto velocemente a causa dei forti venti che soffiano nella zona. Le autorità cilene hanno così deciso nei giorni scorsi di chiudere il Parco, per proteggere i tanti turisti che si trovano nell’area delle splendide torri di granito, ma la situazione sarebbe sotto controllo, al punto che già domani potrebbe essere riaperto il settore nord.
Le fiamme bruciano nel Parco delle Torres del Paine da una settimana, dal 27 dicembre scorso. Al momento, dei sei focolai le autorità sarebbero riuscite a spegnerne 4, ma la situazione, per quanto molto grave, sarebbe tuttavia sotto controllo, almeno in base a quanto dichiarato dal presidente Sebastián Piñera. Secondo i siti cileni sarebbero bruciati circa 13mila ettari nell’incendio, di cui due terzi corrispondono a steppe e prati tra i Laghi Pehoe e Sarmiento, e un terzo a foreste.
A quanto pare, le autorità cilene sono state costrette ad attendere un giorno prima di poter intervenire a spegnere il fuoco, a causa del forte vento che la settimana scorsa interessava tutta la zona dell’incendio e inoltre negli ultimi giorni in Cile sono scoppiati numerosi incendi, non solo nell’area patagonica.
Ad oggi fortunatamente la situazione starebbe migliorando, tanto che il sottosegretario al Turismo avrebbe annunciato già per domani, 4 gennaio, una possibile riapertura di un’area del Parco compresa tra 100.000 e 150.000 ettari nel settore settentrionale.
Storicamente questo è il terzo grande incendio del Parco delle Torres del Paine, istituito nel 1959 e dichiarato riserva della biosfera dall’Unesco nel 1978. Il Parco si estende per oltre 242.000 ettari, uno dei più grandi del Cile, e sicuramente uno dei più frequentati dai turisti, per lo più di provenienza europea. Confina a nord con il celebre Parco Nazionale Los Glaciares, in Argentina, e al suo interno si trovano le tre Torri del Paine: su questi splendidi monoliti di granito hanno lasciato la firma delle prime salite gli italiani Guido Monzino (sulla Torre Norte) e Armando Aste (sulla Torre del Sur), mentre la Torre Central fu scalata per la prima volta da Chris Bonington e Don Whillans.
Foto dell’Incendio dalla stampa estera
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