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Maltempo: ancora forti piogge in tutto il Nord

Maltempo sulle Alpi Occidentali (Photo hwww.mnews.it)
Maltempo sulle Alpi Occidentali (Photo hwww.mnews.it)

BERGAMO — Continua l’emergenza alluvione al Nord stante la presenza di una circolazione depressionaria in isolamento sul Mediterraneo occidentale. L’Italia è così ancora raggiunta da correnti umide meridionali che rinnovano una fase piovosa che non accenna a diminuire. Il fronte freddo principale, arcuandosi attorno al vortice si allungherà dall’Adriatico verso le regioni settentrionali, dispensando nubi e precipitazioni sopratutto su Nord Ovest, Prealpi e pianure veneto-friulane.

Tra Lunedì sera e martedì mattina ci attendiamo una nuova intensificazione delle precipitazioni al Nord Ovest segnatamente su Piemonte e Liguria. Il vortice, che potrebbe divenire una struttura a cuore caldo, dopo aver raggiunto le Baleari tornerà sui propri passi. Aria molto umida verrà di conseguenza richiamata dalla struttura depressionaria portando nuove piogge e rovesci su queste regioni. Questo sarà un aggravante: non si tratterà di fenomeni violenti ma estesi, persistenti e di moderata intensità che alla fine potrebbero scaricare molta acqua. Il terreno è intriso d’acqua e questo potrebbe ulteriormente peggiorare una situazione già di per sé molto delicata.

Questa mattina il bollettino di aggiornamento diramato alle 6 dal Centro funzionale regionale piemontese ha rilevato che nelle ultime 12 ore sono state registrate precipitazioni localmente forti sulle zone delle Valli dell’Orco, Lanzo, Sangone, Valli Varaita, Maira, Stura di Demonte, e nella pianura Torinese e colline. Moderate e deboli invece le piogge nel resto del Piemonte. La quota della neve si è tenuta nella notte fra i 1800 e i 1900 metri.

Secondo quanto riferisce la Regione Piemonte, i livelli idrometrici lungo l’asta del Tanaro rimangono su valori di moderata criticità, il colmo di piena è transitato da Asti con livelli di attenzione. Da segnalare nel Cuneese i livelli ancora prossimi all’elevata criticità nello Stura di Demonte, a Fossano, senza ulteriori incrementi. Il colmo di piena del Po sta transitando a Torino con valori prossimi di elevata criticità, ma comunque sotto controllo: tale situazione permane lungo tutta l’asta del fiume con livelli idrometrici stazionari, fino alla confluenza con la Dora Baltea. I livelli degli affluenti del torinese sono in calo al di sotto della moderata criticità.

Piogge ancora una volta anche su Lombardia e Nordovest in genere, per un bilancio complessivo che supera picchi di 200-300mm nelle ultime 48 ore tra Valli del Po, Val Pellice, Valli di Lanzo. Nella notte c’è stata anche la piena dei fiumi Po e Dora con evacuazioni a Torino, ingrossati anche gli altri fiumi come Tanaro, il Pellice e molti altri.

Nelle prossime 12 ore la perturbazione si avvicina nuovamente alla Liguria di ponente e al Piemonte meridionale causando una nuova un’intensificazione delle precipitazioni. Le piogge nella mattinata saranno sparse a carattere di rovescio a ridosso della fascia pedemontana e alpina, di intensità debole o localmente moderata. Fenomeni diffusi e intensi sono previsti su tutta la regione con valori localmente forti sul Cuneese e basso Torinese, fino ad intensificazione dei fenomeni nell’arco alpino nella notte. Nelle prossime ore transiterà la piena del Tanaro da Alessandria con livelli prossimi alla soglia di attenzione confluendo poi nel Po. Nel torinese la piena del Po transiterà fino alla confluenza con la Dora Baltea determinando livelli vicini all’elevata criticità, successivamente raggiungerà le pianure del Vercellese e fino alla confluenza con il Sesia e il  Tanaro con livelli di moderata criticità.

Nelle scorse ore situazioni di emergenza si sono verificate anche al di là del confine delle Alpi Occidentali. In Francia, nelle Alpi Marittime, sono state evacuate circa 700 persone nei Comuni di Mandelieu, Puget-Théniers, La Colle-sur-Loup, Pégomas e Auribeau-sur-Siagne. Si registrano inoltre 3 morti nel sud – due anziani e un senzatetto di origine tedesca – , e 1600 sfollati nella regione di Var.

Maltempo anche a Nord Est. In Veneto sono caduti oltre 150mm, in particolare la fascia prealpina, con accumuli fino a 130-160mm sui Lessini (per un accumulo complessivo di oltre 230mm in 48 ore), picchi di oltre 70-80mm sono stati registrati inoltre sul basso Trentino e sulle Prealpi Carniche, fino a 50-60mm nel vicentino. La Regione Veneto ha dichiarato lo stato di attenzione per il rischio idrogeologico.

Forti acquazzoni e venti sostenuti si registrano anche nel centro Italia. La struttura depressionaria favorirà inoltre condizioni di forte instabilità sulla Sardegna ove si attendo acquazzoni temporaleschi anche forti. Sarà coinvolta anche la Toscana, il Lazio e la Campania. Più sole sull’estremo sud dove il maltempo ha invece concesso una temporanea tregua su adriatiche e gran parte del meridione, dopo i rovesci ed i temporali anche forti di ieri che hanno provocato gli allagamenti di Napoli e l’esondazione di un torrente nel materano, dove risultano due dispersi inghiottiti dalla piena nella propria automobile. Ma nella notte nuovi temporali hanno raggiunto dal Tirreno l’Arcipelago Toscano, la Maremma, il Lazio ed il nord della Campania, colpendo in particolare l’Agropontino ed il frusinate, dove gli accumuli superano i 20-30mm, nonché l’Isola d’Elba con accumuli prossimi ai 60mm; nuovi rovesci si sono infine avvicinati anche alla Sardegna occidentale.

 

Info: www.3bmeteo.com

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