SAN VITO DI CADORE, Belluno — Si terranno questo pomeriggio i funerali di Alberto Bonafede e Aldo Giustina, i due uomini del Soccorso alpino morti mercoledì della settimana scorsa uccisi dalla frana del monte Pelmo. Il Comune dolomitico ha messo a disposizione un servizio di navette per raggiungere la Chiesa parrocchiale per permettere a chi volesse di partecipare.
La navetta comunale partirà dai parcheggi degli Impianti sciistici località Tambres, per chi arriva dal Centro Cadore, dai parcheggi del Campo sportivo lago di Mosigo per chi arriva da Cortina e dai parcheggi per autobus e pulmini al Campo sportivo lago di Mosigo. I bus saranno a disposizione dalle 13 alle 14.45 e poi al rientro fino alle 19, e consentiranno a chi volesse partecipare ai funerali dei due eroi del Soccorso alpino, morti durante un intervento di soccorso, di raggiungere la chiesa di San Vito di Cadore.
Come comunica lo stesso Soccorso alpino veneto, la chiesa sarà aperta a partire dalle 14, ma visto l’esiguo numero di posti al suo interno, è stato allestito esternamente un impianto audio che copre l’intera area circostante. Per volere delle famiglie è vietato l’utilizzo di macchine fotografiche e telecamere all’interno della chiesa.
Il Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi, che ha voluto ringraziare particolarmente il gestore del Rifugio Città di Fiume per l’aiuto prestato nei giorni della frana, ha aperto un conto corrente come “Fondo di solidarietà”per le famiglie delle vittime. Tutti i dati sono disponibili sul sito del Soccorso alpini veneto.
Nel frattempo sul Pelmo è stata transennata e delimitata l’area della frana. Su tutta la Val d’Arcia però, e nei sentieri d’ingresso al ghiaione, per ragioni di sicurezza, permane a tempo indeterminato il divieto di transito, imposto dalle ordinanze dei comuni competenti.
Info Fondo solidarietà: www.cnsas.veneto.it/index.php?limitstart=6
[nggallery id=430]
Dio del cielo Signoore delle cime lasciali andare per le tue montagne
Signora della neve coprili con il bianco tuo mantello
questi nostri due Fratelli ed Eroi
spiritualmente vicino ai famigliari dei soccorritori deceduti,ma anche un apprezzamento forte per coloro che si sono adoperati per recuperare i corpi e riconsegnarli alle loro famiglie.oggi la montagna sarà più triste