Cronaca
Scontro fra treni: rischiato il disastro
TRENTO — Si è rischiato un disastro ambientale di proporzioni immani nello scontro fra i due treni merci avvenuto mercoledì sulla linea del Brennero. Lo ha detto il commissario straordinario della Protezione civile Domenico Bertolaso. Precisando che a bordo di un treno "era stoccato un pericolosissimo rifiuto chimico: il metilene di fenil isofenato".
Si tratta di un agente chimico molto simile a quello che nel 1984 provocò la morte di 20mila persone, in India. Non a caso Bertolaso cita il disastro di Bophal: "Si è rischiata una catastofe simile, stavolta ci ha salvato la buona stella", ha detto preoccupato il numero uno della Protezione civile.
"Dopo avere estratto i corpi dei due macchinisti – ha aggiunto – i tecnici hanno notato la fuoriuscita da uno dei vagoni di una sostanza gelatinosa biancastra. All’inizio si è pensato si trattasse del latte contenuto in un altro vagone. Poi i tecnici hanno analizzato la sostanza e l’hanno riconosciuta per quello che effettivamente era. Quel che è ancora più sconcertante è che nella cisterna seguente era contenuto dell’alcol etilico e se non c’è stato il botto è stato solo per quello stellone che più di una volta ci ha protetto in casi analoghi».
"La sostanza – ha spiegato ai giornalisti Claudio Bortolotti, dirigente della Protezione civile trentina – produce dei vapori tossici oltre i 20 gradi di temperatura, per cui le basse temperature di questi giorni sono di per sé una garanzia".
Insomma, il freddo di questi giorni avrebbe salvato la zona da una catastrofe ambientale di proporzioni inimmaginabili. Paradossalmente, è di tutt’altra opinione il ministro dell’ambiente, l’ambientalista Pecoraro Scanio, che ridimensiona l’allarme dicendo che non c’è stato nessun «rischio Bhopal».
Il ministro però ha deciso di destinare ulteriori risorse finanziarie per affrontare il problema delle sostanze pericolose e delle scorie che circolano qua e là per l’Italia, spesso illegalmente. Nella Finanziaria 2007 saranno previsti 5 milioni di euro per un fondo "per il contrasto forte alle ecomafie e al traffico dei rifiuti", dato che l’incidente di mercoledì conferma "la carenza dei controlli sui rifiuti".
"Diciamo che non c’è un rischio Bhopal a Trento, però c’è una nostra forte preoccupazione per i rischi dovuti ai traffici illegali di rifiuti tossici e nocivi" ha concluso il ministro dello "slalom".
"Dopo avere estratto i corpi dei due macchinisti – ha aggiunto – i tecnici hanno notato la fuoriuscita da uno dei vagoni di una sostanza gelatinosa biancastra. All’inizio si è pensato si trattasse del latte contenuto in un altro vagone. Poi i tecnici hanno analizzato la sostanza e l’hanno riconosciuta per quello che effettivamente era. Quel che è ancora più sconcertante è che nella cisterna seguente era contenuto dell’alcol etilico e se non c’è stato il botto è stato solo per quello stellone che più di una volta ci ha protetto in casi analoghi».
"La sostanza – ha spiegato ai giornalisti Claudio Bortolotti, dirigente della Protezione civile trentina – produce dei vapori tossici oltre i 20 gradi di temperatura, per cui le basse temperature di questi giorni sono di per sé una garanzia".
Insomma, il freddo di questi giorni avrebbe salvato la zona da una catastrofe ambientale di proporzioni inimmaginabili. Paradossalmente, è di tutt’altra opinione il ministro dell’ambiente, l’ambientalista Pecoraro Scanio, che ridimensiona l’allarme dicendo che non c’è stato nessun «rischio Bhopal».
Il ministro però ha deciso di destinare ulteriori risorse finanziarie per affrontare il problema delle sostanze pericolose e delle scorie che circolano qua e là per l’Italia, spesso illegalmente. Nella Finanziaria 2007 saranno previsti 5 milioni di euro per un fondo "per il contrasto forte alle ecomafie e al traffico dei rifiuti", dato che l’incidente di mercoledì conferma "la carenza dei controlli sui rifiuti".
"Diciamo che non c’è un rischio Bhopal a Trento, però c’è una nostra forte preoccupazione per i rischi dovuti ai traffici illegali di rifiuti tossici e nocivi" ha concluso il ministro dello "slalom".
Foto: Corriere della Sera