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Svizzera: ritrovata dopo 2 mesi l'ultima vittima della valanga

Svizzzera, il luogo dove è stato ritrovato il corpo della 44enne
Svizzzera, il luogo dove è stato ritrovato il corpo della 44enne

BERNA, Svizzera — E’ riemerso dopo due mesi il corpo dell’ultima vittima della terribile valanga del 26 marzo in Svizzera, che aveva travolo undici escursionisti francesi. Quattro erano rimasti uccisi, sei si erano salvati, ma all’appello mancava una donna di 44 anni. Il suo corpo è stato trovato mercoledì scorso.

La valanga, con un fronte di 40 metri, si era staccata a circa 2.200 metri di quotadal Mont Velan, sopra il villaggio di Borough-St-Pierre vicino al tunnel del Gran San Bernardo. Sul percorso, la valanga aveva travolto 9 ciaspolatori e 2 scialpinisti provenienti dall’Alta Savoia: il versante, molto ripido e pericoloso, ha dato alla massa di neve una potenza e una velocità senza precedenti.

Tre donne sono state trovate morte sul posto, un uomo è deceduto in ospedale poco dopo il soccorso. All’appello mancava soltanto una donna di 44 anni: dopo giorni di ricerca i soccorritori avevano dato forfait, di concerto con i medici, per la probabilità pressochè nulla che la donna fosse sopravvissuta e per il pericolo valanghe che sussisteva nella zona: la neve in alcuni punti era profonda fino a venti metri.

I controlli in fondo al canalone sono però proseguiti fino ad oggi. Il corpo della donna è finalmente stato trovato mercoledì 25 maggio: era sepolto sotto 2 metri di neve. Secondo la stampa svizzera la donna non indossava l’Arva, ce l’aveva spento nello zaino.

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