Alpinismo

Piolet d’or: nomination dall’Oriente

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GRENOBLE, Francia — Nomi che vengono quasi tutti dall’Est, e che incutono timore solo a sentirli. Come quelli di  Pavle Koziek, Denis Urubko, Marko Prezelj. Sono questi e molti altri gli alpinisti inclusi nella lista delle nomination per il Piolet d’Or, ufficializzate ieri. L’ambito premio verrà consegnato a Grenoble il prossimo 26 gennaio.

Tra i favoriti rispunta il nome di Denis Urubko e Sergey Samoilov, gli alpinisti kazaki che hanno vinto il mese scorso l’Asian Piolet d’Or per la nuova via aperta in stile alpino sulla Nordest del Manaslu a maggio del 2006.
 
Ma ripetere la performance sarà dura, visto che a contendersi il premio ci sono altre incredibili imprese che portano la firme più autorevoli dell’alpinismo internazionale.
 
Per esempio, c’è Pavle Kozjek, che quest’autunno ha aperto una via nuova sul Cho Oyu, raggiungendo la cima in solitaria e in meno di 15 ore dal base. E poi, gli sloveni Marko Prezelj e Boris Lorencic, per la loro prima salita dello spigolo Nordovest del Chomolhari (7.316 metri), in stile alpino e in condizioni estreme.
 
Gli ucraini Igor Chaplinsky, Andrey Rodiontsev e Orest Verbitsky hanno ottenuto la nomination per la prima salita in stile alpino della Nord del Shingu Charpa, una cuspide di 5.600 metri in Karakorum, nel massiccio del Masherbrum.
 
Gli unici occidentali ad entrare nella rosa sono Ian Parnell e Tim Emmett, per la prima sul pilastro Sudest del Kedarnath Dome (6.830 metri), in India. Parnell ed Emmet hanno scalato in libera l’intera parete, di 2000 metri, al primo tentativo e senza alcun aiuto esterno. Per Parnell, è la terza nomination.

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