Alpinismo

Antartide, prima vetta inviolata per Gildea

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SIPLE, Antartide — Il primo obiettivo era il freddo Mount Rufortd (4.450 metri). Ed è stato centrato. La spedizione in Antartide guidata da Damien Gildea ha conquistato la prima delle vette inviolate della Sentinel Range e ha completato la misurazione di tre delle montagne più alte del Polo Sud.

Gildea era partito qualche settimana fa insieme a insieme a due cileni (Camilo Rada, 26 anni; Maria Paz "Pachi" Ibarra, 28 anni) e un americano (Jed Brown, 23 anni), con l’obiettivo di scalare e misurare con un Gps l’altezza delle vette inviolate più alte dell’Antartide, localizzate nella Sentinel Range.
 
Nei giorni scorsi gli alpinisti hanno anche scalato l’affilato Monte Slaughter (circa 3.500 metri), la cui vetta era stata raggiunta solo una volta nella storia. "Sia la salita che la discesa sono state davvero difficili – ha raccontato Gildea – soprattuto per il ghiaccio verticale che abbiamo dovuto affrontare, con una sola piccozza, nella parte sommitale della montagna".
 
Un paio di giorni dopo gli alpinisti – ad eccezione del capospedizione Gildea, che non si è sentito bene – hanno scalato il Mount Ruford dal versante ovest ed ha effettuato le rilevazioni Gps orientate a definirne l’altezza esatta.
 
Considerando anche la scalata dell’Atkinson, avvenuta nelle scorse settimane, Gildea e compagni possono considerarsi soddisfatti. Hanno concluso la prima parte del programma con successo e ora si dirigono a Nord, verso l’Embree Glacier, dove contano di arrivare per il fine settimana. Le vette che circondano il ghiacciaio sono quasi tutte inviolate.
 
La Sentinel Range, con i suoi numerosi picchi oltre i 4.000 metri, è una delle catene montuose più importanti dell’Antartide anche perchè ospita la cima maggiore del continente: il Mount Vinson (4.897 metri). L’obiettivo delle misurazioni degli alpinisti è una nuova cartina della zona del Vinson, che dovrebbe essere pubblicata il prossimo marzo.
 
Una curiosità: Gildea è l’autore dell’Antarctic Mountaineering Chronology, l’unico libro esistente a trattare l’alpinismo sulle montagne dell’Antartide.
 
 
Sara Sottocornola

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