Alpinismo

Lafaille, poche speranze

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KATHMANDU, Nepal — Le possibilità ormai sono davvero scarse. I soccorritori nutrono poche speranze di trovare ancora in vita l’alpinista francese Jean-Cristophe Lafaille disperso ormai da 10 giorni sulla vetta del Makalu.

Lafaille, 40 anni, stava scalando in solitaria invernale la "montagna nera" – 8.463 metri d’altezza, la quinta vetta più alta del mondo – nel nord del Nepal.
 
Dell’alpinista francese si sono perse del tutto le tracce il 28 gennaio quando si sono interrotti i contatti con i suoi collaboratori più stretti.
 
"Non c’è traccia di lui – ha detto oggi l’alpinista finlandese Veikka Gustafsson alla Reuters dopo una ricerca in elicottero lungo la via battuta da Lafaille. "Ci sono poche speranze che sia vivo. E’ estremamente freddo lassù".
 
In ongi caso, al campo base sono stati lasciati una tenda, un sacco a pelo e dei viveri, sperando in un ultimo, ultimissimo miracolo.
 
La settimana scorsa era stata ritrovata la sua tenda rossa del bivacco avanzato a 7600 metri di quota. Gli esperti sostengono che Lafaille dovrebbe essere scomparso più o meno a quell’altezza.
 

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