TORINO — Ucciso dal freddo. È stato trovato morto Daniel Busetti, il ragazzo di 20 anni di Martinengo (provincia di Bergamo) scomparso dieci giorni fa dopo esser rimasto coinvolto in un incidente stradale e rintracciato, in stato di choc, per l’ultima volta nei boschi sulle montagne d’Ivrea.
A scoprire il cadavere del giovane, rannicchiato tra due rocce lungo il torrente Chiusella, due pescatori mentre cercavano di disincagliare un amo. Il corpo è stato poi raggiunto dagli uomini del soccorso alpino e dalle unita cinofile dei vigili del fuoco nel torrente Chiusella, a Baldissero Canavese. La causa della morte è assideramento.
Il luogo del ritrovamento si trova a 500 metri dalla zona in cui i soccorritori avevano trovato, nei giorni scorsi, le scarpe. Per recuperare il corpo da quell’anfratto impervio è stato utilizzato un elicottero.
Nei dieci giorni passati dalla scomparsa carabinieri, protezione civile, vigili del fuoco, croce rossa e volontari hanno perlustrato la zona fra i comuni tra Rivarolo e Banchette, nella speranza di trovare il giovane. In abiti civili per non spaventarlo, volontari e forze dell’ordine hanno continuato la ricerca, chiamando Daniel e lasciando cartelli con scritto che andava tutto bene, che gli amici coinvolti nell’incidente erano salvi e di tornare a casa. Inutilmente.
La salma è stata portata all’ospedale di Cuorgné, nel Torinese. Il corpo è stato riconosciuto dal padre, che insieme al fratello era accorso sul posto. A quanto si apprende la mamma, che era rimasta a casa, nel bergamasco, sarebbe in viaggio verso l’ospedale dove sarà portata la salma del figlio.
Vicenda triste ma che si commenta da sola.
Il ragazzo ha evitato di prendersi le proprie responsabilità scappando volontariamente.
Con tanta gente che lotta per vivere ecco un esempio da NON seguire.
Le tragedie vere, son ben altre (vedi Yara)
Ciao piccolina!
Mi spiace davvero tantissimo! Condoglianze alla famiglia!