REGGIO CALABRIA — La montagna come cura del disagio sociale dei minorenni. Questa l’idea guida dell’iniziativa “Scoprimontagna” messa in atto dalla Sezione Aspromonte – Reggio Calabria del Club Alpino Italiano, che negli ultimi 11 mesi ha coinvilto oltrer 660 ragazzi con storie difficili alle spalle nelle sue escursioni in montagna. E sembra che la cosa funzioni.
Giovani che hanno avuto problemi con la giustizia, senza famiglia, oppure che versano in condizioni di disagio sociale: ecco i destinatari di questa iniziativa che il Cai ha coinvolto in una serie di escursioni in montagna con gli allievi dei corsi di alpinismo giovanile.
L’idea, come spiega il responsabile Diego Festa, è quella di offrire “occasioni di confronto e crescita sociale”, durante le quali i ragazzi a rischio possano imparare a muoversi in sicurezza nella natura, nel rispetto dell’ambiente senza lasciare rifiuti, scoprendo le differenza tra collina e montagna e imparando a usare bussola e cartine.
L’iniziativa, che dura un anno ed è partita lo scorso ottobre, è stata proposta dal Cai al Dipartimento Giustizia Minorile – Centro di Prima Accoglienza/Comunità per minori di Reggio Calabria, ed è stata messa in atto con diverse associazioni giovanili e di volontariato e tutte le Comunità per minori della città: Nuova Speranza, Le Vele e Marzo ’78, oltre la Comunità ministeriale.
Bene, un’ iniziativa bellissima. Certamente che la cosa funziona bene – la montagna e’ una grande maestra di vita che ci insegna solo del bene. Se hai qualche problema, qualche pensiero che non ti da’ pace – vai nella montagna – sentirai bene. Di sicuro.
ottima iniziativa che merita di essere proposta anche da noi in trentino,dove ci sono bellissime montagna e dove ci sono anche tanti ragazzi a rischio o che non sanno come passare vacanze e tempo libero.La montagna può essere un’ottima maestra.
complimenti ancora per l’iniziativa