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Facile e “coloratissima” gita in Val Sorba, laterale della Valsesia

Un semplice sentiero parte dal magico borgo di Rassa e sale all'Alpe Toso. Si cammina immersi nel foliage di larici e faggi attraversando alpeggi in molti casi ben tenuti. Attenzione alle prime nevicate

Spesso chi sale verso la testata della Valsesia, puntando alle falde o alle cime del Monte Rosa, non si cura del ponte sulla sinistra che attraversa il Sesia e immette in una stretta valletta che cela la bellezza fiabesca della Val Sorba e del paesino di Rassa, attraversato dalle limpide acque del Sorba, sulle cui sponde sono abbarbicate case tradizionali, in legno e pietra, con un aspetto quasi irreale. La ricchezza d’acqua diventa colonna sonora di molte escursioni, così come i colori cangianti dell’autunno rendono ideale la Val Sorba, come anche la laterale Val Gronda, per ammirare il foliage e l’ambiente di bosco e sottobosco, con le forme di rami, tronchi e cortecce.
Salendo di quota, si può accedere a vari alpeggi, come l’Alpe Sorbella da dove spiccano le cime bianche del Monte Rosa, o raggiungere la cima del Monte Bo Valsesiano, oppure addentrarsi nella selvaggia Val Gronda, superando piccoli agglomerati, per raggiungere l’Alpe Salei o proseguire oltre. La gita per l’Alpe Toso è semplice, dapprima su larga sterrata e poi su sentiero e successivamente con un percorso che passa da alcuni caratteristici alpeggi in pietra, testimonianza ancora tangibile della storia e della vita di questo angolo di Valsesia.
Vista la quota relativamente modesta, il percorso è molto adatto per escursioni nelle mezze stagioni, eventualmente perfino dopo le prime modeste spruzzate di neve. Oltre all’autunno, che rimane la stagione più affascinante, anche la primavera offre spunti interessanti come la fioritura della Peonia Officinalis. Questa fioritura, si trova nel tratto di sentiero tra l’Alpe Masuccio e l’Alpe Toso: è una pianta rara che, in Valsesia, cresce esclusivamente in Val Sorba.

L’itinerario

Partenza: Rassa (VC)
Dislivello: + 732 m
Tempo di percorrenza: 4 ore (a/r)
Difficoltà: E

Lasciata l’auto e superato il paese di Rassa (917 m), si cammina sull’ampia strada asfaltata, chiusa al traffico, che sale dolcemente costeggiando il torrente Sorba sul lato sinistro orografico. Il percorso conduce agli alpeggi della Cottura (1055 m) e a un bivio. La strada principale prosegue in salita verso destra, mentre si devia a sinistra in uno spiazzo segnalato da un cartello “Bar Ristorante Heidi”. Si continua lungo un facile sentiero pianeggiante (n. 51, 251) che raggiunge l’Alpe Campello (1093 m; circa 35 minuti), un ampio prato panoramico dove si trovano le costruzioni in pietra del Bar Ristorante Heidi. I cartelli presenti indicano varie direzioni, tra cui anche quella per l’Alpe Toso. Il tracciato prosegue su un sentierino lastricato fino alla radura dell’Alpe Sorba (1151 m), dove sorgono baite in pietra e legno, alcune ristrutturate. Seguendo ancora il tracciato per circa venti minuti si giunge al Ponte di Prabella, contraddistinto da cartelli e pannelli informativi. Si ignora il ponte sulla sinistra e si prosegue dritto in leggera salita fino all’area della Cascina Antaiunia (1220 m). Poco prima di raggiungerla si può notare un antico forno in pietra, un tempo usato per la produzione di calce. Il percorso continua costeggiando il torrente, quasi al livello dell’acqua, per poi risalire lungo il greto del Sorba fino a una radura erbosa, circondata da latifoglie, in prevalenza faggi, dove si trova la Guia Talheintha, impreziosita da graziose cascatelle. Si ignora un ponte segnalato sulla destra e si prosegue in salita nel bosco. Si raggiungono infine i pascoli dell’Alpe Dosso (1395 m; circa 45 minuti da Prabella). Oltrepassato il Rio Artorto, il sentiero sale con pendenza moderata per una ventina di minuti fino all’Alpe Masuccio (1528 m; 2 ore da Rassa) e, dopo alcuni tornanti e circa mezz’ora di cammino, all’Alpe Toso (1649 m; 2 ore e 30 minuti da Rassa), ormai disabitata da tempo. Una delle casere è stata ristrutturata dal CAI di Varallo e trasformata in un semplice bivacco, sempre accessibile.

Da vedere: Rassa

Una semplice passeggiata per i vari “cantoni” di Rassa è sicuramente interessante, per rendersi conto delle caratteristiche architettoniche tradizionali della Valsesia. Bello anche il panoramico ponte di Sant’Antonio. A Rassa si trova la Chiesa parrocchiale di Santa Croce, con documenti che ne provano l’esistenza già dal 1596. Interessante anche l’Ecomuseo del Legno, con la segheria idraulica di Brasei, datata 1800, una sorta di monumento d’archeologia industriale.

Come arrivare

Dal casello Romagnano Sesia-Ghemme sulla A 26, si imbocca la statale n. 299 in direzione Alagna Valsesia, sino a Piode che si supera, per deviare poi a sinistra in Val Sorba, per proseguire sino a Rassa.

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