News

Macugnaga riparte: ecco i sentieri già percorribili

L’alluvione del 29 giugno ha colpito duramente il paese ai piedi della Est del Monte Rosa. Ma ormai è di nuovo raggiungibile. E alcune belle escursioni si possono già effettuare senza problemi

La strada è riaperta anche al traffico privato, funivie e seggiovie sono tornate girare, il paese pur mostrando ancora evidenti i segni dell’alluvione che nella notte tra il 29 e 30 giugno ha devastato soprattutto la piazza di Staffa e le sue immediate vicinanze, torna a mostrarsi in tutta la sua bellezza.
Macugnaga riparte. E lo fa in fretta grazie anche al lavoro svolto da tutto il paese, e in particolare dei suoi giovani che hanno affiancato senza risparmiarsi Protezione civile, Vigili del Fuoco  e tutti gli altri soccorritori ufficiali e strutturati.

Ancora da definire nella sua completezza, però, la situazione dei sentieri in quota, che in una situazione del genere non sono stati, giustamente, considerati una priorità. Il CAI Macugnaga, rimanda dichiarazioni ufficiali sulla percorribilità dai sentieri all’esito di riunioni e ispezioni in quota programmate per questi giorni. Ci siamo allora rivolti a chi, qualche personale ispezione l’ha già effettuata. Persone come Stefano Balossi e Andrea Vola, che su quei tracciati si recano quotidianamente per piacere e per allenarsi. Grazie a loro e alle immagini postate sui social anche da altre fonti, possiamo indicare qualche escursione fattibile senza problemi già da oggi. Come facile immaginare, però, la situazione è in continua evoluzione, quindi per info aggiornate conviene informarsi presso gli uffici turistici, il CAI Macugnaga e le Guide alpine. Anche per venire a conoscenza di altri sentieri tornati ad essere praticabili.

Il Rifugio Zamboni e il lago delle Locce

E’ la gita più classica e frequentata del luogo, sia per la sua facilità che per lo straordinario spettacolo offerto dalla parete Est del Monte Rosa che incombe sulla conca dell’Alpe Pedriola. Il rifugio Zamboni e Zappa (2070 m) si raggiunge in poco più di un’ora dalla stazione a monte della seggiovia del Belvedere (1932 m), attraversando dapprima la, agevolissima, morena del ghiacciaio del Belvedere quindi proseguendo lungo un sentiero tagliato in un pendio erboso sempre con il rifugio in vista. Dal rifugio si può attraversare l’intera conca della Pedriola e risalire fino al Lago delle Locce (2.240 m), senza difficoltà e senza incontrare criticità causate dall’alluvione.

Alpe Meccia e Alpe Bill da Staffa

Si parte dalla frazione di Staffa e si risale il versante settentrionale della vallata, quasi sempre nel bosco, lungo il Sentiero Spagnolli. Il tracciato di salita non è stato danneggiato e si arriva all’alpe Meccia (1.870 m) in circa 1.30 ore. Le condizioni del sentiero che prosegue fino all’Alpe Sonobierg non sono state verificate, quindi dalla Meccia conviene tornare sui propri passi per cinque minuti e seguire le indicazione per l’Alpe Bill (1707 m), che si raggiunge in circa 40 minuti. In questo tratto occorre prestare un minimo di attenzione quando si attraversano ruscelli che la piena ha riempito di sassi instabili, ma davvero nulla di particolare. Dall’Alpe Bill si scende a Macugnaga lungo l’antica mulattiera che passa accanto al Rifugio Scarteboden. Da evitare , invece il sentiero che dall’Alpe Bill si dirige verso l’Alpe Fluh e da qui a Pecetto, assolutamente non praticabile.

Alpe Bletza e Alpe Schena dalla Val Quarazza

Dalla frazione di Isella (1200 m) si sale in 20 minuti fino al Lago delle Fate (1309 m). Di fronte si distende la Val Quarazza fino al Passo del Turlo, porta d’acceso ad Alagna Valsesia. La vallata è però stata seriamente colpita dall’alluvione, quindi è assolutamente sconsigliato al momento percorrerla (fatto che rende quasi impossibile anche il giro completo del Tour Monte Rosa). Dal Lago delle Fate si stacca il sentiero che risale all’Alpe Bletza (1699 m), considerato percorribile. Il sentiero, colpito alla vigilia dii Natale da una tempesta di vento, era stato riaperto e ritracciato nelle scorse settimane e si sviluppa prima tra i faggi quindi in una foresta di conifere. Il sentiero è sempre ripido, ma senza difficoltà tecniche. Dall’Alpe Bletz si può continuare fino all’Alpe Schena (1940 m) dove si trova anche un bivacco non custodito ristrutturato da pochi anni a cura dei cacciatori di Macugnaga. Si torna a valle solo ripercorrendo la via di salita, il sentiero che dall’Alpe Bletza porta alle frazioni di Staffa e Opaco è impraticabile.

Da Borca allAlpe Cicerwald

Si parte dalla chiesa della frazione di Borca (1195 m) per raggiungere l’Alpe Cicerwald (1657 m), magnifica terrazza panoramica sulla Est del Rosa. Il sentiero, nel bosco e piuttosto ripido,  è considerato sicuro anche in questi giorni  post-alluvione, ma conviene prestare attenzione nell’attraversamento di alcuni – piccoli -canali in cui l’acqua ha lasciato il segno. Nessuna possibilità di proseguire verso altre mete, quindi si torna al punto di partenza per la stessa via di salita.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close