Ricette e sapori

Morellino di Scansano: delizie d’Italia

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Dalle dolci curve dell’Appennino toscano, nell’entroterra della provincia di Grosseto, proviene una delle delizie per cui ci invidia il mondo: il Morellino di Scansano. Un vino pregiato, pieno e raffinato, perfetto da sorseggiare da solo, per assaporarne fino in fondo il sapore, ma anche ideale per accompagnare una cena di cucina tradizionale. Magari con un bel piatto di pici toscani.

Il Morellino prende il nome da Scansano, un delizioso paesino del grossetano, che si affaccia dai suoi 500 metri, sulle valli interne e antiche dalla toscana meridionale. Poco più di 4 mila abitanti, eppure la località è famosa nel mondo. Tutto merito del suo vino, apprezzato ben al di là delle Alpi.

Nasce dalla combinazione dell’uva sangiovese, che ne costituisce più dell’80 per cento, (quasi 100 per cento nel tipo da riserva), con altre sempre provenienti da vitigni toscani.

Il vino è rosso e invecchiando tende al granato. L’aroma è profumato, etereo, intenso, gradevole, ricorda i frutti rossi e le prugne, talvolta con note di speziato e di vaniglia.

Il sapore è asciutto, austero, corposo, leggermente tannico. Raggiunge mediamente gli 11,5 gradi alcolici, ed è consigliabile consumarlo dopo 2 anni di invecchiamanto, almeno.

Le numerose sagre gastronomiche locali lo portano sempre in tavola, protagonista indiscusso della ricca e succulenta cucina tradizionale. Niente di meglio dunque che berlo in compagnia di spezzatini di carne, spiedini, fegatelli e arrosti di carne di maiale, o di cinghiale in umido. Per non parlare poi di tutte la ricette con i pici di pasta fresca.

Insomma un vino eccezionale, che riempe la bocca, e che dà sempre soddisfazione.

Valentina d’Angella

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