Ricette e sapori

I canederli, una ricetta di montagna contro lo spreco alimentare

La cucina di montagna è fatta da “ricette povere” che oggi sono diventate dei grandi classici della tradizione. Sono piatti ricchi di gusto e nutrimento perché dovevano dare energie per poter lavorare duramente nelle stalle, nelle malghe, sugli alpeggi, tra i boschi. Ricette che valorizzano il poco che allora si aveva a disposizione, come il formaggio, il burro, il pane, le uova e poco altro; e che spesso utilizzano gli avanzi, perché l’esigenza era quella del non buttare via niente.

E allora oggi, 29 settembre 2020, che per la prima volta si celebra la Giornata internazionale di consapevolezza sulla perdita e lo spreco alimentare, vi consigliamo una ricetta di montagna nata proprio con lo scopo di non buttare il pane secco avanzato. Una ricetta dell’Alto Adige, saporita e facile da realizzare: i canederli.

Ricetta

Ci sono molte ricette dei canederli: di magro, con il formaggio, il fegato o le erbe, fino ad arrivare a rivisitazioni più gourmet. Quella che vi proponiamo (e che a noi piace di più!) è con con lo speck, ma ricordate che potete usare quello che avete in frigorifero o anche lasciarli in bianco, l’importante è non sprecare!

Ingredienti

8 canederli – 250 grammi di pane secco, 150 gr di speck, 2 uova, 1/4 l di latte qb, un cucchiaio di cipolla, 1 cucchiaio di burro, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, un cucchiaio di erba cipollina tritata, massino 30 gr di farina, sale e pepe q.b.

Procedimento

Rosolare la cipolla tritata finemente nel burro ed aggiungere lo speck. Mescolare cipolla e Speck in un recipiente con il pane. Sbattere le uova, aggiungere il latte, il prezzemolo e l’erba cipollina. Pepare e salare con moderazione dato che lo Speck è già saporito. Mescolare con cautela l’impasto e lasciare riposare per 15 minuti o poco più. Aggiungere un po’ di farina; la quantità deve variare a seconda della consistenza del pane bagnato e può essere valutato nella giusta misura solo con l’esperienza, in genere uno o due cucchiai di farina devono essere sufficienti. La farina può essere ulteriormente diminuita e persino eliminata, specialmente se si usa latte caldo.

Formare con le mani i Knödel nella forma di palle di diametro di circa 5-6 cm. Sia in questa fase che nella precedente è importante che il pane venga lavorato con delicatezza in modo che non si spiaccichi ma conservi la sua struttura porosa. La consistenza deve essere non troppo dura, ma neppure molle, se è troppo molle, non rassodare con farina ma con il pangrattato.

Cuocerli in acqua salata bollente per 15 minuti circa al minimo bollore. Servirli in brodo o conditi con il burro.

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3 Commenti

  1. Per riciclare pane raffermo basterebbe anche acqua , strutto sciolto, tocchetti di pane tostato nel forno della stufa a legna.Invece arricchiscono molto con aggiunte creative, per cui il “pane da non sprecare e’ solo un pretesto”.

  2. Volendo variare, c’è anche la torta di pane, con molte ricette su internet, una bomba calorica.
    Prima di usare pane raffermo, però, occorre un’ispezione visiva ed olfattiva , onde evitare che un pezzo di pane con grassi irranciditi o muffe rovini ogni impatsto dolce o salato. Chi puo’, rifila il pane raffermo non ottimale a galline o maiale di casa…ottenendo uova e pancetta ecc. da mettere nei vari impasti a base di pane raffermo ed il ciclo continua.

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