Ricette e sapori

Carema: un vino d’altri tempi

immagine generica

Sulle pendici dei monti dove finisce il Piemonte e inizia la Valle d’Aosta, nasce un vino speciale: il Carema. Si tratta di un grande rosso Doc prodotto in piccole quantità, con le tipiche caratteristiche del vino di montagna. Un gusto intenso, frutto della dura fatica che richiede la coltivazione della sua uva.

 

Quelle del Carema sono vigne difficili, ubicate fra i 350 e i 700 metri d’altitudine, su terrazze scavate nella roccia alle pendici del Monte Maletto. Ancora oggi la coltivazione di questo vigneto si svolge secondo i metodi antichi, faticando per arrivare sui pendii e per ottenere scarse quantità di grappoli. Un vino d’altri tempi insomma.

Le vigne di Carema sono uno spettacolo stupendo: testimonianza dell’ingegnosità e della bravura dei contadini e concreta prova della lotta per la sopravvivenza su una terra dura da coltivare. Sono caratterizzate da pergole sostenute da pilastri a forma di tronco di cono in pietra, che, rilasciando nel corso della notte il calore accumulato durante il giorno, offrono alla vite ottime condizioni climatiche per la coltivazione.

Il vino Carema è rosso rubino tendente al granato. Costituito per almeno l’85 per cento di uve Nebbiolo, viene lasciato a invecchiare minimo per 3 anni, di cui 2 in botti di legno. Quando è pronto per essere degustato ha raggiunto i 12 gradi alcolici.

Il profumo ricorda la rosa macerata; il sapore è morbido, vellutato e corposo.

E’ perfetto per valorizzare piatti importanti: arrosti, selvaggina, carni rosse e formaggi stagionati. Oppure lo si può sorseggiare con calma a fine pasto, tra una chiacchera e l’altra davanti al camino, spizzicando frutta secca e dolci a pasta secca.

Valentina d’Angella

documentprint mail-to

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close