Confinante con i territori del Tibet, Assam e Sikkim – terre che evocano storie di miti, conflitti e spiritualità – il Bhutan e’ rimasto isolato dal resto del mondo per millenni fino a poche decine di anni fa. Oggi ancora rimane una sorta di paradiso buddista dove poco del mondo moderno ha preso piede.
Il Bhutan si adagia sulla perte meridionale dell’Himalaya ed è attraversato, da Nord a Sud, dalla catena dei Monti Neri. I rilievi – maestosi ed impervi – oltrepassano i quattromila metri fino a raggiungere i 7.570 del Gangkhar Puensum, la vetta più alta del Paese.
Nella parte meridionale prevalgono verdi ed ampie vallate. Le foreste occupano oltre il 70 per cento del territorio e la biodiversità, molto ricca, ne ha fatto una delle dieci aree della Terra caratterizzate dall’ambiente globale.
Lo sport nazionale del Bhutan, il tiro con l’arco (foto Silvio Calvi)
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Il mercato della frutta (foto Silvio Calvi)
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Antico capitello bhutanese (foto Silvio Calvi)
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Bambini alla finestra (foto Silvio Calvi)
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Bambini bhutanesi fuori dal tempio (foto Silvio Calvi)
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Tipico ponte in legno con bandiere di preghiera al vento (foto Silvio Calvi)
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Colori naturali del Bhutan (foto Silvio Calvi)
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Tipica architettura urbana (foto Silvio Calvi)
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Lezioni all’aperto (foto Silvio Calvi)
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Donne al mercato (foto Silvio Calvi)
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Fioritura in valle (foto Silvio Calvi)
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Lavori agresti (foto Silvio Calvi)
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Famiglia bhutanese in moto (foto Silvio Calvi)
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Scorcio di architettura sacra (foto Silvio Calvi)
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Dettaglio architettonico (foto Silvio Calvi)
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La tipica nebbia bhutanese (foto Silvio Calvi)
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Monastero bhutanese costruito su un’impervia parete (foto Silvio Calvi)
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Prodotti tipici bhutanesi (foto Silvio Calvi)
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Monaci su un ponte con bandiere di preghiera (foto Silvio Calvi)
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