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Val Chiavenna, è l’ora della Sagra dei crotti

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CHIAVENNA, Sondrio — Le buone forchette blocchino l’agenda. La tradizionale e amatissima Sagra dei crotti, giunta alla sua 47esima edizione, animerà la Val Chiavenna per i prossimi due fine settimana.

La Sagra aprirà il 3 settembre e per due fine settimane offrirà agli ospiti, oltre ai percorsi eno-gastronomici, intrattenimenti di ogni tipo: spettacoli, danze, mostre, eventi sportivi.
 
Le ultime edizioni della sagra hanno visto oltre trentamila turisti dirigersi in Val Chiavenna per un gustoso pellegrinaggio. Aumentando, anno dopo anno, la fama di questi caratteristici ristorantini delle Alpi Lombarde anche all’estero.
 
E pensare che i crotti sono nati da calamità naturali. Antiche frane, che secoli fa colpirono la valle che congiunge il Lario alla Svizzera, lasciando sul loro passaggio cumuli di sassi e rocce.
 
Ben presto l’ingegnosa gente della valle scoprì che gli anfratti naturali tra queste rocce erano un po’ speciali. Vi circolava (e vi circola ancora) un’aria fredda che ha una temperatura di circa otto gradi per tutto l’arco dell’anno.
 
I chiavennaschi hanno pensato bene di sfruttare questo "regalo" della natura per la conservazione dei prodotti alimentari tipici, come salumi, formaggi e vini. E a poco a poco, accanto ai crotti sono sorti camini e piccole costruzioni, trasformandoli in luoghi di ritrovo e convivialità.
 
Basti pensare alla scritta del 1781 che appare sul crotto Giovanantoni di San Giovanni a Chiavenna: “Si vende vino bono e si tiene schola de umanità”.
 
Sara Sottocornola
 
(fonte informazioni: lineacadornaviadipace.it)
 
 

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