The Ogre’s Son: due straordinari video della spedizione in Karakorum di Della Bordella, Cazzanelli, Schüpbach e Welfringer

Sono on line da pochi giorni le coinvolgenti immagini del tentativo di salita sull’”Orco” e della successiva ascesa sul Baintha Kabata

Il Pilastro Est dell’Ogre anche questa volta ha respinto chi ha provato a sedurlo. Sono già una ventina le spedizioni che ci hanno provato ma lui, inflessibile, ogni volta rispedisce tutti al campo base. A risolvere quello che è considerato uno dei grandi problemi alpinistici del Karakorum ci hanno provato l’estate scorsa anche Matteo Della Bordella, Silvan Schüpbach, François Cazzanelli e Symon Welfringer. Un vero e proprio dream team con tutte le carte in regola per riuscire nell’impresa, ma ancora una volta l’Orco ha detto no. Gli alpinisti non hanno però deposto le armi e nei pochi giorni rimasti a disposizione hanno rivolto le loro attenzioni al vicino Baintha Kabata (“figlio dell’Ogre”, nella lingua locale).

Rientrato in Italia Cazzanelli, Della Bordella, Schupbach e Welfringen fra il 26 e 27 luglio sono riusciti a completare l’ascensione di nuova linea di circa 1.000 metri di dislivello, che hanno chiamato “The Alien Face”. Una salita niente affatto banale: “La via si è rivelata da subito impegnativa, con tratti di misto e altri su roccia bellissima che ci hanno portato fino a circa 6.000 metri di quota dove abbiamo bivaccato scavando una piccola piazzola nel pendio nevoso. La giornata successiva è stata anche più dura, con tiri di difficoltà crescente, fino alla stupenda fessura ad incastro che abbiamo valutato attorno al 7a e da cui abbiamo avuto accesso alla vetta”, ha raccontato poi Della Bordella.

Da quelle straordinarie giornate nella selvaggia regione del Gilgit-Baltistan è nata anche la mini web serie The Ogre’s son”. Sono due film, rilasciati nei giorni scorsi sul canale You Tube di Karpos  che portano letteralmente lo spettatore nel cuore della spedizione, tra momenti di gioia e di delusione, consentendo anche di ammirare da vicino l’invincibile parete dell’Ogre e le meraviglie paesaggistiche di questa lontana regione del Pakistan. Assolutamente da vedere.

La prima puntata

 La seconda puntata

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